Le immense opportunità di un mondo arabo in pace

par Gianluca
martedì 22 febbraio 2011

Oggi le rivoluzioni in Nord Africa e in Medio Oriente sono un punto interrogativo per il futuro del mondo. Ma se invece della solità negatività accadesse qualcosa di positivo?

Tutti noi in questi giorni siamo estremamente colpiti da questa inaspettata quanto clamorosa escalation di rivolte nel mondo arabo che stà portando piano piano al crollo dei regimi dittatoriali.

I nostri occhi guardano con interesse e con un pizzico di malcelata paura l'evoluzione di quanto stà accadendo. D'altra parte l'Italia è davvero a un passo da tutto questo e, qualsiasi cosa accada, saremo senza dubbio i primi a subirne le conseguenze.

Ma se vogliamo lasciare per una volta da parte le paure dei paventati sbarchi biblici nelle nostre coste o dei regimi islamici fondamentalisti che si potrebbero instaurare davanti ai nostri occhi minacciandoci da vicino, possiamo scorgere in lontananza una luce rassicurante.

In fondo questi paesi stanno combattendo una storica e importantissima guerra per la democrazia, la libertà, la pace. Se riusciranno con un clamoroso effetto domino a rendere ovunque possibile l'impossibile, rovesciando anche i regimi più sanguinari e repressivi e sostituendo ad essi un modello democratico di giustizia, diritto e tolleranza, allora tutto il mondo entrerà in una nuova, positiva era.

Il bacino del mediterraneo per esempio, potrebbe finalmente trovare l'occasione e l'equilibrio necessario per unire assieme tutte le millenarie culture che sono da sempre considerate come la culla dell'umanità. Un Nord Africa pacifico e democratico potrebbe infine decidere col tempo di unirsi assieme agli altri paesi europei e medio orientali e fondare una vasta unione dei paesi democratici del mediterraneo.



Questa integrazione di culture che ipoteticamente posiziono attorno al 2025, sarebbe la vittoria degli uomini e la sconfitta dei regimi, la dimostrazione che il popolo ama la pace, desidera la libertà, pretende la democrazia e che le guerre, siano esse di religione o politiche, sono sempre state mosse da chi detiene una qualche forma di potere e di interessi personali.

Il popolo trovata la pace e un mondo nel quale vivere serenamente, ama conoscere terre nuove e solidarizzare, unirsi con i suoi simili, sopratutto se provenienti da altre terre o di altre culture perchè lo arricchisce culturalmente. L'uomo ama la cultura, la curiosità, ama crescere.

Quello che voglio condividere con voi è solamente un sogno e non certo un trattato di politica estera o di filosofia politica. Sarebbe bello un giorno ricordarsi di questo storico 2011 come di quell'anno in cui si posero le basi per una futura e pacifica convivenza tra i popoli del mare mediterraneo.

Un mondo arabo finalmente libero dai poteri anti democratici porterebbe dritto a quel periodo d'oro di pace che tutte le tradizioni tramandano da sempre. E se tutte le tribolazioni stessero per finire? E se fossimo davvero ad un passo dallo scoppio di una pace mondiale?


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