Le Sardine: corsi e ricorsi storici

par antonio cianci 251039
mercoledì 22 gennaio 2020

Il nome di questo nuovo movimento giovanile non so da chi sia stato coniato. Ma mi riporta alla mente le sardine come esca per gli ami dei pescatori. Come tutti i giovani, pieni di generose illusioni ideali, possono essere facile preda di vecchi mestieranti della politica. 

È già successo con i giovani del mitico Sessantotto, tra i quali i più generosi e ingenui finirono talora in esperienze tragiche ( in galera o addirittura lasciando le ossa sulla strada), mentre pochi furbi finirono in Parlamento o nelle redazioni di giornali e televisioni. Fu l’esperienza dei brigatisti di ogni colore politico.

È successo di recente al popolo dei “vaffa”, organizzati e diretti da Grillo e Casaleggio.
Le speranze e le illusioni, questa volta coltivate da elettori giovani e meno giovani, sono state ugualmente deluse da demagoghi, che da sempre si servono del popolo per soddisfare le proprie ambizioni di potere. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: niente riforme promesse, disastri continui materiali, sociali e morali.

Ora un nuovo movimento giovanile, dal nome pittoresco, si presenta sulla scena politica con un programma generico e stupefacente. “Vogliamo una politica senz’odio”. Quel che subito salta agli occhi del cittadino comune è la scarsa conoscenza della realtà storica di questi giovani, pieni di belle speranze. Se avessero infatti una sia pur superficiale ed approssimativa cognizione della politica degli ultimi 40 anni, dovrebbero aver antipatia, risentimento se non proprio odio per noi adulti politici e non, che abbiamo preteso per noi privilegi, rendite e benessere a spese delle future generazioni, cioè dei giovani, a cui lasciamo debiti e disastri.


In una società composta sempre più da anziani, la politica cerca di allinearsi, prestando poco ascolto ai bisogni delle nuove generazioni.

Con le tendenze che conosciamo- diminuzione delle nascite e costante aumento dell’età media, le esigenze dei giovani rischieranno di avere sempre meno ascolto. Ma al momento non si vedono leader politici capaci di mettere in agenda i temi legati alla denatalità da parte di movimenti che ad essi dovrebbero essere più sensibili almeno per motivi anagrafici, come i Cinquestelle e le cosiddette Sardine.

E il fatto che neppure i giovani che si affacciano all’attività politica ritengano di dedicare attenzione al nostro record demografico negativo, questo seriamente preoccupa.
Altro che generica politica irenica, evangelica e senza odio.
La politica è spesso lacrime e sangue , come insegnava Machiavelli.
Studiate, ragazzi ,studiate


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