Le Pussy Riot "colpevoli"

par Roberta Cipollaro
venerdì 17 agosto 2012

AGGIORNAMENTO: alle 18:00 (ora locale), arriva la notizia della condanna della band. Le tre ragazze sconteranno 2 anni di carcere con l’accusa di teppismo motivato dall'odio religioso. Immediate le manifestazioni dei sostenitori delle cantanti che hanno mostrato il loro dissenso senza indugio. Ma la protesta continua anche in Rete con numerosi interventi sui Social Network. Aumenta, dunque, la tensione per un verdetto per molti ingiusto, che non tarderà a mostrare ripercussioni sull’opinione pubblica.

Era atteso per oggi il verdetto delle Pussy Riot e, questa volta, è arrivato senza rinvii. Il Tribunale di Mosca ha definito colpevoli le tre cantanti e in particolare la sentenza afferma che la band ha suonato una canzone «blasfema e insultante» nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, commettendo una «grave violazione dell'ordine pubblico, disturbando la quiete dei cittadini e insultando profondamente le convinzioni del fedeli ortodossi» .

Ma la sentenza non sembra aver scalfito le giovani ragazze russe, oramai consapevoli di essere diventate il mezzo per un fine più grande, condiviso e difeso da tutto il mondo. A tal proposito numerose squadre antisommossa erano presenti fuori le aule del tribunale per evitare che le manifestazioni a sostegno del gruppo punk possano finire in tragedia. 

Maria Alekhina, 24 anni, e Yekaterina Samutsevich, 29 anni e Nadezhda Tolokonnikova, 23 non sembrano per nulla pentite e credono fermamente nelle loro opinioni; a tal proposito proprio la Tolokonnikova ha affermato: "Abbiamo già vinto, abbiamo imparato ad arrabbiarci con le autorità e a parlare ad alta voce di politica" e continua "non credo in una sentenza come questa. Questo non è un processo: è un'illusione". 

La cantante ha poi aggiunto, in riferimento alle autorità del suo Paese: “Davvero non ci aspettavamo un processo, perché non abbiamo mai commesso alcun reato. Non sospettavamo neanche che le autorità sarebbero state così stupide da perseguitare delle femministe punk anti-Putin, dandoci legittimità nello spazio sociale".

Per reati di questo tipo è prevista una condanna che può arrivare anche a sette anni di carcere e proprio per questo milioni di sostenitori del gruppo in tutto il mondo attendono la decisione di Mosca.


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