Le 10 ragioni della sconfitta del M5S

par Matteo Preabianca
martedì 27 maggio 2014

Movimento 5 Stelle: errori o Renzi è "troppo forte"? Modesta analisi di un europeista insonne.
 
 
I risultati delle europee non mi hanno fatto dormire molto bene. Così ho deciso di utilizzare l'insonnia per rifletterci su. Ecco, il mio decalogo dubbioso che potrebbe avere influito sulla "sconfitta" (20% non mi sembra un fallimento, il problema è quando lo rapporti al 40% di Renzi):
 
1. Porta a Porta non è stato un bel vedere. Vespa si comportava, apposta, come con Berlusconi;
 
2. Grillo ha alzato troppo il tiro nella comunicazione di "pancia";
 
3. Renzi è giovane, gli altri due in lista, no (lo so che Grillo non è candidato, ma l'elettore medio, specie il pensionato, non ci arriva/non lo sa);
 
4. la Lista Tsipras oggettivamente era l'altra "nuova alternativa", quindi magari quel 4% è passato dal M5S a L'Altra Europa;
 
5. Casaleggio si è esposto troppo mediaticamente. Da sua stessa ammissione in passato, non è proprio Mr. Carisma;
 
6. Sistema di selezione dei candidati troppo oscuro per gli esterni;
 
7. Non ne sono sicuro, ma magari tirare in ballo Berlinguer ha fatto storcere il naso ai cosiddetti "moderati"?
 
8. Sentendo e leggendo i commenti del "popolo" l'intervista de Il Fatto a Casaleggio è stata percepita come: "eccoli! Grillo e Casaleggio vogliono fare i ministri!" cosa assolutamete falsa, ma il popolo capisce sempre Mulo per Culo:):
 
9. Il processo popolare con plastico a imprenditori, giornalisti, politici... mediaticamente un autogoal, il quale ha favorito un attacco mediatico non indifferente. Va bene essere contro, ma istigarli, non ha portato al risultato sperato. Ed era ovvio. 
 
10. Post-elezioni: Il PD, giustamente, gongola ora e la Bonafè ha chiesto a Grillo di essere coerente e ritirarsi. Il M5S non può fare a meno di Beppe ma come può rimanere peccando di incoerenza e/o distinguersi dagli altri politicanti? 
 
Tuttavia, non credo, come accennato in apertura, che il Movimento 5 Stelle abbia fallito, e nemmeno che abbia "non vinto". Il problema, più serio e grave, è la deriva anti-Euro nel resto dell'Europa (Front National, Ukip e fiamminghi sono il primo partito rispettivamente "solo" in Francia, Regno Unito e Belgio). Fortunamente, gli estremisti scandinavi, olandesi e quelli di Alba Dorata non hanno preso così tanti seggi. In questo caso, si può parlare di sconfitta, la loro?
 
Altri dati interessanti: 
 
1. Tutti i Paesi in gioco avevano dei movimenti o candidati indipendenti in corsa. Gran parte di loro, sono stati eletti. Un sintomo dilagante di anti-politica? Non credo proprio, una reazione più che leggittima a questa pazza guida dell'Unione Europea;
 
2. L'astensionismo, e non solo quello italiano, è sempre vincente. Stavolta è colpa del popolo. Si poteva votare veramente di tutto...anche il Partito dei Contadini in Romania!
 
3. Complimenti a Syriza: una sinistra dignitosa che, spero, riporterà la Grecia all'antico splendore (popolo greco,c'era davvero bisogno di toccare il fondo per smettere di votare Nea Demokratia e Pasos?);
 
4. Due rammarichi personali: ancora una volta, siamo l'unico Paese dell'Europa occidentale, a non avere un rappresentante verde in parlamento. Vergognoso. In Germania e Olanda il partito animalista ha ottenuto un seggio. Animalisti italiani, aspettate sempre la prossima elezioni per organizzarvi politicamente o lasciate questa battaglia al papà di Dudù?
 
5. Forza Italia, e la destra in generale, ha perso molto. Ma è ancora determinante. Almeno, abbiamo lasciato a casa Allam e Mastella. 
 
Congratulazioni al PD e in bocca al lupo all'Italia! 
 
Foto: Luca/Twitter

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