Lavoro, la Riforma è legge: "Napoli diventerà una bomba sociale"

par Enrico Nocera
giovedì 5 luglio 2012

Approvato il Ddl Fornero, ma sindacati e lavoratori promettono battaglia. Angelo Savio, segretario regionale Nidil – Cgil, ai nostri microfoni: «Non viene affrontato il problema dell'accesso al lavoro, non ci sono tutele, non esistono ammortizzatori sociali per i precari»

La Riforma Fornero è realtà. Molti i cambiamenti introdotti, dalle modifiche all'articolo 18 al licenziamento per motivi economici, fino agli aspetti più delicati legati a giovani, precari, finte partite Iva. Su questi ultimi punti si è giocata una delle partite più calde, con i sindacati sul piede di guerra e i giovani in piazza un giorno sì e l'altro pure. Le riforme previste dal Ddl non migliorerebbero nulla. Anzi: sortirebbero l'effetto opposto, non riducendo la selva di tipologie contrattuali esistenti nel nostro Paese e non garantendo ai giovani nessun accesso al mondo del lavoro, rafforzando la posizione delle imprese e riducendo ai minimi termini quella dei lavoratori. Questi principali aspetti che abbiamo affrontato con Angelo Savio, segretario regionale Nidil-Cgil Napoli e Campania.

 

Segretario, Il Ddl Fornero è legge. Considerazioni in merito?

Questa riforma non tiene presente i giovani e la loro necessità di entrare nel mondo del lavoro. Noi siamo d'accordo sul fatto di riformare molti aspetti delle politiche lavorative in questo Paese. Ma quando ci si renderà conto che il vero problema è quello dell'ingresso? Qui abbiamo il 60 percento dei ragazzi fra i 25 e i 35 anni che sono disoccupati, senza alcuna prospettiva seria per il futuro.

La nostra regione, peraltro, vive di crisi lavorative cicliche. Qual è la situazione in Campania?

Molti emigrano al Nord Italia o all'estero, soprattutto Inghilterra e Spagna. Stiamo parlando di circa 100.000 ragazzi l'anno che fanno le valigie e lasciano questa regione: diplomati, laureati, persone qualificatissime cui non è offerta alcuna prospettiva. La novità è che la crisi ha peggiorato le cose ovunque, anche in altre zone. Nemmeno l'andare via può essere considerata una soluzione. Io questi ragazzi li vedo, ci parlo tutti i giorni: persone alienate che, non lo nascondo, in alcuni casi pensano addirittura al suicidio.

Un quadro piuttosto preoccupante...

Ma realista, purtroppo. Qualche altro esempio? Se la Regione Campania non troverà accordi col governo, a settembre avremo 40.000 lavoratori cui scadrà la cassa integrazione, sbattuti in mezzo a una strada. Napoli sta per diventare una bomba sociale a orologeria che rischia di scoppiare a breve.

E in questa situazione il governo come è intervenuto? Il Ddl Fornero che tipo di tutele introduce, soprattutto per i giovani?

Si è fatto un gran parlare di nuove opportunità, ammortizzatori sociali, sussidi di disoccupazione. Tutti slogan mediatici! In concreto non è stato fatto nulla. La famosa Aspi, ad esempio (L'Assicurazione sociale per l'impiego) non andrà a toccare i 3 milioni di ragazzi che tirano a campare con i contratti a progetto, dai co.co.co. alle prestazioni occasionali. Costoro non avranno uno straccio di tutela, nemmeno l'accesso al TFR.

E sul problema delle finte partite Iva, cioè quei lavoratori che hanno un rapporto lavorativo subordinato, ma che vengono inquadrati come professionisti esterni all'azienda?

C'è stato un timido tentativo di ristrutturazione: i lavoratori potranno essere considerati autonomi solo se superano i 18.000 euro annui. Ma questa è una goccia nell'oceano, il problema delle false partite Iva non viene risolto. Quanti ragazzi laureati in Giurisprudenza ci saranno a Napoli? Migliaia. Ebbene, questi ragazzi, per cominciare a lavorare in uno studio di avvocati, sono costretti ad aprirsi una partita Iva, ricevendo per 4 o 5 anni paghe da fame e senza alcuna forma di tutela.


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