La verità è che non gli piaci abbastanza (con una riflessione di Massimo Gramellini)

par Francesca Pitta
giovedì 30 aprile 2009

Lo ammetto, sono fuori tempo massimo. Nel senso che La verità è che non gli piaci abbastanza, film di Ken Kwapis con Ben Affleck, Jennifer Aniston, Drew Barrymore, Jennifer Connelly, Kevin Connolly, cast stellare per capirci, l’hanno appena tolto dalle sale. Ma -ho verificato- lo trovate in dvd e devo dire, dopo lunga riflessione, che ve lo consiglio.

Lo consiglio alle ragazze per capire i maschietti e a loro per capire noi. Inizialmente ero perplessa, da qui la mia lungaggine a recensire. Perchè il film, tratto dal libro di Greg Behrendt e Liz Tuccillo, quelli di Sex and the City per intenderci, vinceva ma non convinceva.

Tutto ruota attorno a quattro coppie e alle loro traversie sentimentali. Voci narranti, le ragazze e un giovane uomo dall’eloquio davvero illuminate. Qui, ho iniziato a ricredermi. Sì, perché mentre Anna (Scarlett Johansson), Janine (Jennifer Connelly), Beth (Jennifer Aniston) e Mary (Drew Barrymore) non ci raccontano nulla di nuovo Gigi (Ginnifer Goodwin, indubbiamente la più brava del gruppo) delle cose ce le fa capire, eccome.

Gigi è la sfigata di turno, quella bruttina che si perde sempre dietro a quelli che non se la filano affatto. Li colleziona, con la passione del ricercatore. Ma soprattutto dà l’impressione di non imparare mai la lezione. Fino al giorno in cui non incontra Alex (Justin Long), il suo mentore e il suo pigmaglione. Sarà Alex, donnaiolo impenitente e superficiale, a illuminarla sull’universo maschile e i suoi, fin troppo lineari, meccanismi mentali.



Sì, perchè Gigi è una ragazza a tutti gli effetti, piena di fantasie e sogni ed ossessivi ghirigori mentali, ma francamente poco concreta. Quella che di fronte all’ennesimo pacco si sentirà dire da Alex "se non ti chiama, se non ti cerca, la risposta è una sola. La verità è che non gli piaci abbastanza". Ecco, tutto qui.

Devo ammettere che in quasi tutte le battute recitate da Alex e Gigi in quella che nel film è la sua educazione sentimentale, mentalmente prendevo appunti. L’altra sera sera, da Fazio, c’era come tutte le settimane il vicedirettore de La Stampa Massimo Gramellini.

Da anni tiene una rubrica di "posta del cuore" sul giornale. Chi meglio di lui mi poteva illuminare su un tema che aggadia noi ragazze da anni? Leggete la sua risposta: "In amore non contano le parole ma i gesti. Io la chiamo la Regola del Sonoro. Se senti un uomo tutti i giorni e tutti i giorni lui ti dice che vorrebbe uscire con te, ma che purtroppo ha il raffreddore, difficile pensare che ti ami alla follia e sia solo un po’ cagionevole di salute. Mentre se lo stesso uomo si fa 30 chilometri a nuoto per venirti a dire di persona che sei un’imbecille, l’abbassamento del volume consente di cogliere nel suo gesto, l’empito della passione. Perciò il consiglio è: meno attenzione alle parole e più attenzione ai comportamenti: non mentono mai".



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