La vergogna di votare PdL

par alfadixit
mercoledì 6 febbraio 2013

La strano caso dell’elettorato del PdL. Come Dr. Jekyll e Mister Hide una parte degli elettori di destra negano di votarla. 

È difficile da comprendere ma il fenomeno sembra ormai confermato da più fonti. Mi riferisco al fatto che una parte di elettori del PdL neghino in realtà di votarlo. Questo avverrebbe sia dopo, ma anche prima del voto e sarebbe la causa della sottovalutazione del partito nei sondaggi, un fenomeno peraltro emerso anche nelle precedenti consultazioni.

Sembra infatti che l’aria di poca trasparenza e pulizia morale che aleggia attorno al PdL ed al suo leader, non sia gradita ad una parte di elettorato che non vuole essere identificata con questa etichetta poco edificante sebbene, in definitiva, ne sancisca l’approvazione con il voto nel segreto dell’urna. Prendere le distanze in apparenza insomma perché ammettere di favorire la politica dei saltimbanchi e pifferai, il "bunga bunga" o il falso in bilancio sarebbe davvero troppo.

Ma, d’altro canto, qualche convenienza economica in fondo c’è e quindi perché non approfittarne. Se si considera infatti che l’Evasione Fiscale SpA è la prima azienda in Italia con centinaia di migliaia di adepti, e se si considera che proprio a destra si trova quella parte di elettorato che più è attiva nell’evasione, allora si può capire il fenomeno. Del resto proprio la destra ha storicamente favorito il malaffare tanto che se avvallasse, ad esempio, una seria legge anticorruzione o antievasione, perderebbe proprio quella larga parte di elettorato che da questa ruberia trae beneficio. Quale altra ragione logica ci sarebbe altrimenti nel votare quell’esercito di impresentabili che il Pdl e alleati ha schierato per le elezioni politiche.

È quindi un mero calcolo economico il vantaggio che una buona parte di questo elettorato persegue, con poco scrupolo e anche con un pizzico di codardia ma del resto si sa, la convenienza è reciproca e poi ciò che conta è il risultato, con buona pace dei principi etici, della giustizia sociale e perfino della Chiesa.


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