La telenovela dei rifiuti nel Lazio

par Zag(c)
sabato 12 gennaio 2013

L'ultima puntata vede il Tar bocciare il piano regionale della Polverini: viola le direttive Ue (e mica ci voleva tanto!). Prontamente era intervenuto il ministro "decreto Clini" (tutto si risolve per lui emanando decreti e tutti senza che tenga conto del problema e della popolazione). Intanto tutte le provincie e i comuni laziali si ribellano facendo scendere in campo persino gli amministratori, sia quelli che da sempre erano contro il piano rifiuti sia quelli dell'ultima ora (per salvarsi il culo. Vedi Alemanno)

La situazione è esplosiva!.


Gli abitanti della zona di Valle Galeria sono sempre in mobilitazione, ancora non è chiaro né per quanto tempo sarà prorogata Malagrotta, né tantomeno se è davvero saltato il progetto di una discarica temporanea nella vicinissima area dei Monti dell'Ortaccio.

Cosa prevedeva il decreto Clini che è stato come buttar benzina sul fuoco?

Il decreto "decretava" che gli enti locali dovessero adempiere entro due settimane agli obblighi prescritti. Cioè comuni e province del Lazio dovevano accogliere i rifiuti prodotti dalla capitale senza che si tenga conto né delle capacità di accoglimento dei singoli impianti dei rifiuti, né della quota di indifferenziata da accogliere. Ma soprattutto non definisce i costi dell'operazione e a carico di chi dovranno ricadere. Insomma un vero provvedimento di un qualsiasi sprovveduto non solo incompetente, ma persino incosciente. Ed infatti i risultati si vedono! (d'altronde vedi il decreto ILVA).

Insomma nel Lazio ne vedremo delle belle e i responsabili, almeno gli ultimi della catena la buttano in caciara. Uno si mischia con chi protesta contro le sue stesse manchevolezze e colpe (leggi parentopoli in AMA), l'altra "non sapeva nulla"! Il terzo fa la parte di Ponzio Pilato portando la sua solidarietà alla popolazione che protesta e consegnando volantini per la sua candidatura


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