Magenta-Vigevano. La strada impossibile

par loredana michelon
mercoledì 24 settembre 2014

Sindaci. Politici e territorio a confronto su di una strada impossibile il seguito della Malpensa Magenta che dovrebbe diventare, il condizionale è d'obbligo, la Magenta Vigevano. Una storia che si trascina nel tempo e che dimostra quale sia l'impossibilità anche su opere che non sono certo mastodontiche, quanto gli italiani sono sappiano accordarsi tra loro. Un grosso problema che si trasciniamo da secoli, saremo mai una vera nazione?

20 settembre 2014. Al quartiere fiera di Abbiategrasso (Mi), con pubblico delle grandi occasioni, sindaci e politici a discutere per l'ennesima volta sulla strada impossibile. La primordiale Malpensa-Milano e, in seguito, Magenta-Vigevano. Ora mi sto ancora chiedendo il perché ho perso due ore di tempo. Partiamo dai sindaci che a parole quasi tutti fanno, disfano e si lamentano: Albairate, Cusago, Gudo, il vice di Magenta Razzano, Abbiategrasso, il Consigliere del Gobbo ex sindaco di Magenta, e il sindaco di Vigevano che ha scambiato l'incontro per uno spettacolo teatrale, come da suo intervento con tanto di monologo e passerella ha voluto dimostrare. Sconcertante la non preparazione della sindaca di Cassinetta Di Ligagnano, Daniela Accinasio che elogiando forse l'unica attività produttiva del suo territorio, con evanescenti affermazioni, sproloquia come chi non ha mai davvero vissuto le code e il tempo perso in macchina per attraversare Robecco, o al mattino per andare a Milano. Gli ecologisti veri sono di ben altro stampo, questi sono solo spot.

Non per essere di parte ma sensato l'intervento del Sindaco di Robecco sul Naviglio, Fortunata Barni, che chiede giustamente se ci sono fondi effettivi per fare una strada che stia bene a tutti, altrimenti, per sottostare a decisioni già prese perché i fondi sono pochi, non sembra una ragione giusta e una strada percorribile. Per questa sua affermazione sarà snobbata dal Senatore Garavaglia nel suo secondo intervento che invece di prestare attenzione a quanto la stessa sta ribattendo, preferisce ridersela con i suoi vicini di tavolo il sindaco Arrara e il vice sindaco Razzano che, chissà perché, insieme a quello di Vigevano si sentono le star della serata.

Interessante batticecco tra ex sindaco di Cassinetta Finiguerra e l'ingegner Castoldi presidente della ditta BCS di Abbiategrasso che alle parole di Finiguerra che lo accusa di essere un usurpatore di territorio, risponde secco: "Se sono diventato così bravo a divorare il terreno me lo ha insegnato lei, quando per fare una ciclabile mi ha tolto un sacco di metri di terreno agricolo che è di mia proprietà". Tristissimo l'atteggiamento dell'Officina del Territorio che più che un gruppo politico sociale sembra un'accozzaglia di ragazzacci maleducati che non sanno far altro che inveire e fare "casino". Tirando le somme per poter davvero fare qualche cosa di utile per il territorio questo non è certo l'atteggiamento consono. Fino a quando si pensa in piccolo e solo al proprio campo come Lazzaroni, un rodato politico di Abbiategrasso e un promotore del "sì tang" a cui sta bene il cavalcavia perché "togliendo il ponte sul naviglio il borgo di Castelletto sito in Abbiategrasso e avendo l'incrocio dei due Navigli quello pavese e quello disegnato da Leonardo, diventerebbe un polo attrattivo importante". Chissà quante volte Leonardo si è rivoltato nella tomba a queste parole!

Come Agnese Guerreschi che pur di difendere la propria tesi ecologista non pensa ai disagi della gente, tanto probabilmente questi disagi non li subisce. Come non lo è stato quello della Regione Lombardia rappresentata da dall'ex senatore Garavaglia che ora tiene le corde della borsa della Regione stessa, che senza un progetto preciso e con tono irrisorio e poco consono a chi dovrebbe davvero essere vicino al territorio e risolvere le problematiche ha praticamente tirato le somme dicendo che anche i pareri dei comuni sono puramente informativi... in fondo perché ci si lamenta, ognuno ha i politici che si merita e che li rappresenta appieno! Allora torno a chiedere perché abbiamo perso due ore? per sentire che i sindaci sono in disaccordo, parlano di solidarietà ma non la praticano, e la Regione? La Regione vuole pareri di cui non se ne farà nulla! La solita farsa alla milanese!


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