La soluzione della CISL alla crisi occupazionale: la preghiera

par UAAR - A ragion veduta
martedì 10 maggio 2011

Si svolgerà oggi presso la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme a Roma, con la partecipazione del segretario generale CISL Raffaele Bonanni, la veglia di preghiera organizzata da CISL, ACLI e MCL per ricordare, nel trentennale dell’enciclica Laborem Exercens, il neo-beato Giovanni Paolo II. Per l’occasione Mario Bertone, segretario generale UST CISL di Roma, ha diffuso le riflessioni sul tema Alle radici della nostra identità. In esse di può leggere che nei confronti delle “difficoltà economiche e la crisi che interessano vasti settori produttivi” “occorrono nuove soluzioni, idee, modelli organizzativi”: è dunque necessario “affidare il loro impegno al Signore, chiedere aiuto con la preghiera per trovare nuove energie per affrontare, inquietudini, responsabilità e necessità di cambiamenti”, caratteristica che rappresenta “una opportunità in più” che “nel lavoro quotidiano i cristiani hanno rispetto a coloro che non credono”. Il documento si conclude con una citazione di Giovanni Paolo II, con la quale il defunto pontefice metteva in guardia i sindacati dal “perdere facilmente il contatto con ciò che è il loro compito specifico, che è quello di assicurare i giusti diritti degli uomini del lavoro nel quadro del bene comune dell’intera società”.

La veglia di preghiera sindacale non è una specificità romana: anche a Salerno (ma presumibilmente anche altrove) la CISL “scende in campo per i giovani salernitani alle prese con i problemi del precariato”, dando appuntamento “alla chiesa del Santissimo Crocifisso per una veglia di preghiera”.

Luciano Vanciu


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