La sindrome di Otello: la gelosia patologica

par Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica
venerdì 18 marzo 2022

Con l’espressione “Sindrome di Otello” si fa riferimento ad una forma psicopatologica di gelosia in cui l’individuo ha la convinzione assoluta di esser tradito e ingannato dal proprio partner pur non avendo prove tangibili che attestino il tradimento. 

Generalmente, coloro che sperimentano deliri passionali vivono, al contempo, squilibri nella sfera affettiva e/o sentimentale, associati a rigidità mentale ed allucinazioni; dunque, data la sua gravità, il DSM-5 inserisce tale disturbo nella categoria del Disturbo Delirante di tipo geloso (DSM-5, 2013).
La sindrome deve il suo nome alla famosa tragedia di W. Shakespeare “Otello”, in cui il giovane, divorato da continui e infondati sospetti sull’infedeltà della moglie Desdemona, arriva ad assassinare la sua amata e successivamente a togliersi la vita.

Il comportamento di chi è affetto dalla sindrome di Otello appare completamente irrazionale.
Ci sono però degli elementi utili che aiutano a riconoscere la patologia, quali:
â la costante ricerca di prove e interrogatori sulle abitudini e i comportamenti del partner:
l’ossessione e l’angoscia di sentirsi traditi e di dubitare della fedeltà della/del compagna/o possono addirittura spingere l’individuo a interpellare agenzie investigative per raccogliere prove che attestino la sua infedeltà;
â l’incapacità di controllare la gelosia al punto di non esserne consapevole;
â l’incapacità di frenare i propri impulsi.

A tal proposito, pur di ottenere conferme alle proprie teorie e far ammettere all’altro la sua colpevolezza, il soggetto affetto da gelosia delirante può ricorrere ai mezzi più disparati. L’individuo potrebbe far ricorso a forme di coercizione fino ad arrivare, in casi estremi, anche a violenze fisiche e psicologiche. In alcuni casi, con lo scopo di far cessare la gelosia morbosa della sua “metà” e mossa dal terrore di subire stalking e aggressioni, la vittima di tali accuse approva e confessa un tradimento inesistente.


Finora nessuno studio è stato in grado di dimostrare le reali cause di questa sindrome. Tuttavia, alcuni fattori più di altri possono incidere sul suo sviluppo, ad esempio: una scarsa autostima, una fragilità psichica e mentale, dipendenze varie, disturbi di ansia e di personalità. La sindrome di Otello colpisce indistintamente sia gli uomini che le donne ma si manifesta in modo differente tra i due generi. Se gli uomini esplicitano maggiormente la propria gelosia ricorrendo ad agiti psico-fisici, le donne, invece, tendono a somatizzare, dunque, “congelano” e reprimono le proprie emozioni, incamerando il loro dolore in una forma di gelosia depressiva.

Attualmente, il trattamento della sindrome prevede l’integrazione di due approcci: il primo è di tipo farmacologico, tramite l’assunzione di antipsicotici, antidepressivi o ansiolitici, specifici a seconda dei sintomi e della storia clinica del paziente; il secondo è di tipo psicoterapeutico, generalmente si interviene con un approccio cognitivo-comportamentale o anche con una terapia di coppia.
È bene sottolineare che, all’interno di una coppia, la gelosia è un sentimento che a piccole dosi è assolutamente gestibile, non è indice di particolari problemi, anzi può essere intesa come un elemento che consente di impostare una relazione stabile e duratura. Laddove tale sentimento non è più sano, ma al contrario, diventa insistente e maniacale, può nascondere delle problematiche più profonde che devono essere approfondite con un supporto psicologico adeguato per far sì che la gelosia non aumenti e non si tramuti in agiti irreparabili che corrodono con il benessere personale e della coppia.

 

Tirocinante: Alessia Esposito
Tutor: Fabiana Salucci

 

Bibliografia e sitografia:
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