La sconcertante statistica a proposito degli psicopatici che lavorano a Wall Street

par RICCARDO LOCONTE
sabato 3 marzo 2012

Il numero di marzo/aprile del CFA Magazine (Chartered Financial Analysts - Analisti Finanziari Certificati, ndt) contiene un articolo affascinante intitolato “Lo psicopatico ‘finanziario’ della porta accanto”

Una sconcertante statistica è balzata ai nostri occhi. Dall’articolo:

Gli studi condotti dallo psicologo forense canadese Robert Hare indicano che circa l’1% della popolazione totale può essere classificato come soggetto ‘psicopatico’, ma il dato prevalente all’interno del settore dei servizi finanziari è il 10%. E Christopher Bayer ritiene, in base alla sua diretta esperienza, che la percentuale è anche più alta.

Bayer è uno psicologo molto famoso che ha in terapia gli agenti e gli operatori di Wall Street.

Il tipo di psicopatico di cui scrive l’autore è contraddistinto dalla tendenza al gioco d’azzardo compulsivo. E lo psicopatico di Wall St. non necessariamente dimostra di esserlo nel primo giorno di lavoro in queste condizioni. Dall’articolo:

Portati all’estremo, alcuni operatori diventano giocatori d’azzardo compulsivi. Tale comportamento è spesso latente – né loro stessi né chiunque altro sono a conoscenza di questa loro propensione. Essi nascondono le perdite lievi e continuano a raddoppiare la posta per cercare di eliminarle. Quando poi le transazioni non vanno a buon fine, si nascondono in una buca più ampia e negano ogni fallimento o malefatta. Razionalizzano tutto ciò dicendo a se stessi che le cattive decisioni di investimento sono un rischio del mestiere. Essi mentono ai propri famigliari e agli altri per celare l’entità del loro coinvolgimento nel gioco d’azzardo e così commettono falsificazioni, frodi, furti e malversazioni pur di mantenere il loro vizio.

Un po’ di colore in più circa questo particolare tipo di psicopatici:

Questi trader psicopatici normalmente sono privi di empatia e interesse per quello che le altre persone pensano o provano. Allo stesso tempo esibiscono una profusione di carisma, di fascino, intelligenza, credenziali, una impareggiabile capacità di mentire, mistificare e manipolare, e un’istintiva ricerca di emozioni forti.

Uno psicopatico ‘finanziario’ può presentarsi come un perfetto e versatile candidato, un direttore generale, imprenditore, collega e membro di un team, perché le sue caratteristiche distruttive sono praticamente invisibili. Essi fioriscono in settori caratterizzati da alta velocità e sono esperti nell’approfittare dei sistemi e processi aziendali, come anche nello sfruttare le debolezze comunicative, promuovendo i conflitti interpersonali.

"Sfortunatamente – scrive l’autore – i migliori candidati per molte delle attività che si praticano a Wall Street presentano i tratti di ‘psicopatici finanziari".

Traduzione di Riccardo Loconte dall'articolo di Sam Ro su Business Insider.


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