La riforma dei partiti è sparita, e i rimborsi di luglio verranno incassati. Strano, no?

par dAW
venerdì 4 maggio 2012

Ah, quante promesse. Le ricordate? I partiti politici (tutti) e le istituzioni (tutte) promettevano il massimo impegno e la massima urgenza per la riforma del sistema di finanziamento dei partiti. 

Sembrava dovessero fare la riforma nel giro di una notte. Così ci dicevano, avevano fretta, sembravano crederci sul serio. Ad un certo punto sembravano tutti pronti a rinunciare anche all’ultima tranche dei rimborsi, quella prevista per luglio. E’ fatta, ci rinunciano davvero: così si diceva.

Erano solo promesse. Tante parole, le solite parole, parole e parole. E’ passato un mese, e della riforma non c’è traccia. Esistono delle bozze, qualcuno ha delle proposte, ma nulla di concreto. E i rimborsi di luglio? Eh, figuriamoci. Verranno incassati. D’altronde i tre porcellini Alfano-Bersani-Casini erano stati chiari: “sarebbe drammatico cancellare i rimborsi“. Drammatico.

Ve lo avevamo detto. Appena calerà un pochino l’attenzione pubblica sulla “casta”, tutto finirà nel silenzio più totale. E’ sempre così. Nel frattempo il governo tecnico di Monti ha chiamato Giuliano Amato per elaborare proposte sul sistema dei partiti. E di questo abbiamo già scritto in abbondanza. I giornali raccontano poi del dramma in casa PdL: di un Alfano pronto a passare al modello “americano” senza finanziamenti ma bloccato dai dubbi di tutto il partito, o quasi. In casa Pd, poi, hanno quel grande guaio dal nome Lusi, che si dichiara un “vulcano”. E se parla lui davvero può crollare tutto. La Lega? Non si sa, aspettiamo le dichiarazioni del prossimo nuovo segretario federale, Umberto Bossi…


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