La politica di Zingaretti e le mine di Renzi

par Camillo Pignata
mercoledì 6 marzo 2019

Un esercito in rotta dissemina il campo di mine, per intralciare il nemico che lo insegue, ed infliggergli più perdite possibili .

 

E quello che ha fatto Renzi, prima di lasciare il campo, ha disseminato il terreno di mine, per intralciare Zingaretti e distruggere la sinistra all’interno del PD. Ha iniziato ritardando l'avvio del congresso, ha continuato con la minaccia di scissione di Giachetti. Continuerà .ostacolando ogni rapporto con la sinistra e con il Mov5s. Per questo ha candidato Martina e Giachetti, per sottrarre voti a Zingaretti e condizionarlo nelle scelte politiche future dall'interno del partito.

Zingaretti ha detto che vuole cambiare, ma tenere il partito unito. Il che vuol dire che vuol fare il centrosinistra, con qualche venatura in più di sinistra rispetto alla gestione renziana. Può bastare tutto questo? E’ sufficiente questa linea politica, a dare una risposta a quella voglia di sinistra, che ha attraversato le primarie, la manifestazione antirazzista di Milano a dare significato e spessore al successo di Zingaretti?

Per recuperare i voti di sinistra il PD deve far dimenticare Renzi e ritornare a fare la sinistra, abbandonare il pragmatismo ritornare all'ideologia, recuperare i suoi principi e i suoi valori, la voglia di lottare per realizzarli, deve recuperare le anime dei suoi elettori, prima dei voti.

L’unità del partito è un obiettivo nobile, ma con Renzi e Giachetti diventa la palude della immobilità di Zingaretti, la sua deriva verso il liberismo, verso un partito renziano che prende i voti di sinistra per fare cose di destra.

L'augurio per il PD è che Renzi e i renziani lascino al più presto il partito. L'augurio per Zingaretti che li cacci subito a calci nel sedere e cominci da subito, ad intessere rapporti con la sinistra extra pd, quella dei partiti tradizionali, quella delle associazioni, dei movimenti, del Mov5s.
L’augurio per i compagni è che il PD si liberi della sindrome della "vittoria ad ogni costo", un virus che ha distrutto l’identikit del partito, la smetta di essere comitato elettorale e diventi partito al servizio del popolo e non della “cadrega”.

Diversamente vuol dire che non è cambiato niente e non cambierà niente. Vuol dire che il partito continuerà a fare la destra, con i voti della sinistra. Vuol dire che i compagni continueranno a vagare nel deserto e a cercare casa.

 

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