La pace possibile da bramare!
par Maria Francesca Carnea
mercoledì 16 ottobre 2024
Il poeta mistico del XIII sec., l’ulema Rumi, teologo musulmano sunnita, di origini persiane, con una poesia si fa voce di amabile umanità:
Se il Cielo non fosse innamorato il suo seno non sarebbe dolce.
Se il Sole non fosse innamorato il suo volto non brillerebbe.
Se la Terra e le montagne non fossero innamorate nessuna pianta germoglierebbe dal loro cuore.
Se il Mare non conoscesse l’amore se ne starebbe immobile da qualche parte.
Se il cielo, le montagne, i fiumi e ogni altra cosa nell’universo fossero egoisti e avidi come l’uomo e come lui cercassero di conquistare e accumulare cose per sé, l’universo non funzionerebbe!
Occorre assaporare la dolcezza del seno del Cielo, in questa direzione è teso l’agire degli operatori di pace.
Ecco che occorre bussare, e ancora bussare ai cuori dei ‘potenti’, scuoterli, credere di più che siamo figli della vita. Ma è da tenere presente che non di solo pane vive l’uomo e che, pertanto, bisogna mantenere lo sguardo vivido verso il Cielo di cui occorre innamorarsi, consapevoli che saperlo presente, rispettarne sacralità e sussistenza, aiuta l’umanità a farsi umanità.
Estratto da: La pace possibile da bramare! Lectio Magistralis - Cattedra della Pace
La pace possibile da bramare! - Maria Francesca Carnea, Lectio in ComunicativaVivaYoutube
Foto wwikimedia