La nuova strategia della guerra imperialista: dalle "missioni di pace" a quelle di "protezione"
par Salvatore
lunedì 18 aprile 2011
Viene chiamata "missione di pace", "intervento umanitario", "esportazione di libertà e democrazia", ma è sempre e solo guerra. Il 7 ottobre 2001 iniziò l'invasione (non ancora terminata) dell'Afghanistan con lo scopo ufficiale di combattere e eliminare Al Qaeda e Bin Laden (considerato dal governo statunitense come il mandante degli attentati dell'11 settembre) e il governo talebano (accusato di avere presunti rapporti con l'organizzazione del miliardario saudita), ma con i fini di accapararsi le risorse del paese e di "proteggere" il traffico di droga combattuto dal Mullah Omar.
Il 20 marzo 2003 inizò la guerra in Iraq, ufficilamente cominciata per le presunte "armi di distruzione di massa" in mano di Saddam Hussein e per presunti contatti con "gruppi terroristici islamici", ma in realtà avente come scopo sia le "conquista" delle risorse iraquene, sia l'eliminazione di un governo potenzialmente ostile agli interessi degli USA nell'aerea e del suo partner Israele.
Il 20 marzo 2011 (guarda caso otto anni dopo l'inizio della "missione" in Iraq) è iniziata l'operazione Odissey Dawn, ossia l'invasione della Libia, giustificata come necessaria per la "protezione dei civili" sottoposti a presunti massacri delle forze "lealiste" facenti capo a Muammar Gheddafi.
Ecco, la nuova strategia della guerra imperialista si basa sulla "responsabilità di proteggere": non più solo "missione di pace" ma anche protezione di "sicurezza e dei diritti umani". Cambiano le terminologie della propaganda ma rimangono invariati i mezzi usati: bombe, al fosforo, all'uranio impoverito per la "democrazia e la libertà". E comunque se le grandi potenze occidentali avessero veramente a cuore la libertà, i diritti umani (parole di cui essi e i loro sostenitori continuano a "struprare" fino a svuotarle di significato) il modo migliore per dimostarlo sarebbe quello di bombardamenti a tappeto sui paesi non allineati alla loro politica, con conseguenti massacri di civili innocenti? Riflettiamo gente, riflettiamo.