La nuova Giunta Iervolino e la sfiducia mancata a Bassolino

par Francesco Piccinini
venerdì 2 gennaio 2009

Rimettere in piedi la Giunta del Comune di Napoli non sarà un’operazione facile.
Il rimpasto promesso dal Sindaco Iervolino con l’uscita di: Oddati, Valente, Mola e Ponticelli passa attraverso il placet dei partiti e del consiglio comunale. A Napoli, la maggioranza è ancora composta da uno schieramento che parte dall’UDEUR per arrivare a Rifondazione.

Dopo il ciclone Romeo, Palazzo San Giacomo è piombato in un silenzio spettrale.
Il portone principale è chiuso, così come il cancello che si trova 5 metri dopo. Quel portone sempre aperto sulla piazza, ora, è diventato il limite invalicabile per i curiosi.

Nella sede del Comune si entra di nuovo, dopo tanti anni, dalla stradina laterale. Poche persone, non c’è più il via vai dei giorni “felici”.

Passati il controllo pass si accede al cortile. Ricordo le voci che salivano lungo la tromba delle scale, il via vai dei ragazzi dei bar, le coda fuori le segreterie degli assessori, le mani che si incrociano, le pacche sulle spalle e sempre quell’odore di caffé offerto o ricevuto.

Ricordo i flash nel giorno dell’insediamento e i sorrisi. Ricordo la squadra composta dalla Iervolino dopo giorni di mediazioni e di equilibrismi. Tutto ritorna, ritorna Montemarano dal Sindaco per chiudere garanzie per i suoi, tornano la Sinistra a chiedere un “politico” per la poltrona di vice-sindaco, torna il toto-assessori.


Così mentre i giornali scrivono di un allontanamento di Nicola Oddati, voci di corridoio puntano su una sua riconferma con un aumento del numero delle deleghe.

Cambio, invece, all’assessorato alla Mobilità, esce Gennaro Mola ed entra Pasquale Losa – attuale presidente dell’ASIA (l’azienda che si occupa della gestione dei rifiuti a Napoli) –; nel gioco degli equilibri Mola verrà “ricompensato” proprio con la presidenza dell’ente attualmente diretto da Losa.

Per garantire il voto favorevole del Consiglio Comunale la giunta non sarà costituita solo da tecnici ma verrà “puntellata” con uomini di partito, sui nomi ancora massimo riserbo.

Il nodo “politico” ha fatto slittare i tempi della nuova giunta, così se da un lato Bassolino premeva per una soluzione prima di Capodanno, dall’altro il Sindaco aveva deciso per tempi più lunghi. Si aspettano, inoltre, i verbali delle deposizioni, la Iervolino è sempre più decisa a capire chi remava contro di lei. In ogni caso l’attuale giunta sarà di transizione e “traghetterà” il centrosinistra fino allo scioglimento anticipato e le elezioni nel 2010.

Ma è l’intera politica campana ad attraversare un momento difficile. La Giunta Bassolino rischiava una mozione di sfiducia “natalizia” ma i veti incrociati hanno ritirato la mozione. Da Santa Lucia giungono voci di un accordo “bipartisan” che tutelerebbe i dodicimila euro di stipendio percepiti dai consiglieri regionali, in un momento di crisi e con molti partiti fuori dal parlamento non sarebbe stato facile trovare una collocazione per i 60 neo-disoccupati. La destra campana ha, quindi, preferito lasciare che il Presidente Bassolino guidi ancora la coalizione fino alle elezioni del 2010.

Lo scenario sembra, purtroppo, avviarsi verso una situazione di stallo dei due enti che cercheranno di prendere meno decisioni possibili per non minare equilibri sempre più precari.


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