La nonna di tutte le domande: chi è che trarrebbe vantaggio dalla caduta di Berlusconi?

par mediolungo
giovedì 17 settembre 2009

Chi è che trae veramente vantaggio dalla battaglia senza esclusioni di colpi intrapresa sa tanti contro berlusconi?

I suoi nemici lo colpiscono da ogni parte. Salvo poi piangere e lamentarsi per le legittime reazioni e sparlare di “imbarbarimento” con l’inquilino del Quirinale.

Cui prodest? Dicevano i Romani. A chi giova tutto ciò.

A tutti coloro che resistono ai tentativi di cambiamento introdotti o tentati da Tremonti (dalla Banca D’Italia in giù ed anche in su, dentro l’Europa dei banchieri, per esempio).

Ai centri di interesse burocratico ed alle caste inutili e pletoriche toccate da Brunetta, se ne è già parlato.

A chi con il federalismo fiscale verrà messo alle strette. Coloro che detengono molte rendite di potere, quelle zone grigie che si arricchiscono dell’inerzia dei governi, quegli enti ed uffici preposti negli interstizi dei poteri locali come doppioni inutili ma che sono molto utili alle carriere politiche di qualcuno, specie nel sud…

Ma anche un certo establishment internazionale di cui Murdoch è l’esponente mediatico-finanziario: non ci sono brillanti giornalisti ed indagatori di RAI TRE che si interessino di questi aspetti? Che strano…

Avversari politici, ex amici invidiosi ed inetti, gruppi editoriali avversari. Per fortuna che la macchina governativa non segue né i ritmi né il tenore dei quintali di fango sparsi col ventilatore. Ma c’è qualcuno che vuol far credere che il motivo di tutto questo sia riscontrabile nelle sue “imbarazzanti performance” internazionali? Una volta la sinistra era anche esageratamente dietrologica ora pare credere e fomentare superficiali leggende per bambimi sull’impresentabile premier …

Non siamo scesi dalla montagna per la prima volta con la saga delle pecore e non riuscirete nello spregevole intento. Dico spregevole perché sta colpendo la nazione Italia. Tutta.

Berlusconi infastidisce alcuni poteri perché rende l’Italia protagonista nel mediterraneo (vedi Israele, Libia ed Algeria) perché si prende le responsabilità di tutti sull’immigrazione clandestina con umanità e fermezza, perché esplora altre alleanze e nuovi assetti internazionali che vedono l’Italia finalmente protagonista anche verso l’Est europeo (vedi rapporti con Putin) quando prima l’unico rapporto produttivo con l’EST erano i rubli sovietici del PCI .

Perché l’Italia è tornata ad essere credibile nei fatti e nelle azioni concrete di governo. Altro che vecchio sessuomane: certo non è il solito spento e grigio politicante democristiano asservito ai poteri forti che sedeva nell’angolo dei consessi internazionali parlando poco e polically correct. Berlusconi sta rendendo l’Italia moderna e protagonista, costi quel che costi.

Certo siamo arrivati alla resa dei conti: gli ostacoli ed i danni commessi dai suoi nemici cominciano ad essere pesanti ma i conti, quelli veri, non saranno le stupidaggini vantate da scemotti bellocci, stupidi e velleitari come quei neodemocristiani che in questi giorni riempiono le vostre bocche…

Cito due esempi di cose concrete che porteranno cambiamenti e soluzioni positive ma che sono oggetto di propaganda negativa dei soliti chiacchieroni in cachemire…

Terremoto

“L’AQUILA – Silvio Berlusconi ha inaugurato a Onna il villaggio costruito a poche decine di metri dal paese abbattuto dal terremoto del 6 aprile e ha consegnato le prime villette agli sfollati. Il premier è entrato in una delle case di legno, dove si è intrattenuto con il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso e le autorità locali, e ha poi deposto una corona di fiori davanti alla lapide che ricorda le vittime del sisma. Quindi il premier ha inaugurato l’asilo dedicato a Giulia Carnevale, la studentessa morta nella Casa dello Studente che aveva realizzato il progetto della struttura. Infine ha consegnato le chiavi di casa a una delle famiglie di sfollati di Onna. …

Il premier ha confermato che il prossimo 21 settembre riapriranno tutte le scuole: «Assolutamente – ha detto rispondendo ai giornalisti – e sarà un grande risultato».

Cose concrete, fatti veri compiuti mentre l’Italia dei salotti dei ricchi intellettualoidi di sinistra si crogiola con masturbazioni mentali ben pagate, spesso con soldi pubblici, rappresentando una Italia che esiste solo nel loro cervelli oscurati.

Come quei cinematografari che a Venezia, coi soldi del loro nemico (mediaset, medusa film) si esaltano insultandolo.

Bevono champagne alla mostra con sguardo torvo e rivoluzionario – come sono carini ed arrabbiati compagnucci dell’alta borghesia resistente – ed insultano il proprio paese per “l’oppressione in atto della stampa libera” .

Nel farlo rilasciano 18 interviste e dieci servizi televisivi ai media di regime che dovrebbero oscurarli.

Scudo fiscale

Alcuni di loro pontificano contro i condoni del premier che “favoriscono l’evasione”: ecco un altro mito, un’altra questione posta in modo da travisarla.

Parte oggi infatti la terza versione dello scudo fiscale per l’emersione dei capitali illecitamente esportati all’estero, voluta dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti.

Secondo molti adetti ai lavori l’operazione potrebbe portare all’emersione di capitali per 50 o 100 miliardi di euro, con un gettito per lo Stato tra 2,5 e 5 miliardi in totale.

Innanzitutto due chicche note a pochi e che vanno evidenziate: niente rimpatrio con lo scudo fiscale per le attività patrimoniali. Lo stabilisce la bozza della circolare diffusa ieri dall’Agenzia delle entrate. I beni immobili detenuti fuori Europa non sarebbero quindi sanabili per l’impossibilità di procedere al rimpatrio.

Inoltre sempre ieri l’Agenzia ha chiarito che tale operazione fiscale non esenta i professionisti dalla comunicazione antiriciclaggio.

Due buone notizie per qualche chiacchierone. Ed ancora forse non tutti sanno che "contestualmente al varo del nuovo scudo, il governo si è dotato di un nuovo strumento per colpire gli evasori che esportano i loro capitali nei “paradisi fiscali”: l’inversione dell’onere della prova. Non sarà più lo Stato a dover provare che i capitali detenuti all’estero e non dichiarati sono frutto di evasione fiscale, ma il contribuente a dover provare che non lo sono. Articolo 12 del decreto anticrisi

Da queste parti gironzola un esimio giurista in clandestinità: fatevi spiegare che vuol dire inversione dell’onere della prova.

La verità è un’altra: con questa intelligente, realistica ed efficace operazione si producono molteplici effetti:

1) si introducono regole nuove per il futuro avvisando che questa è l’ultima chiamata per aderire

2) si riportano a casa capitali che erano fuori. Cos’è più grave far uscire o far rientrare i capitali dall’estero? Che cosa è preferibile fra un evasore che esporta i capitali all’estero e non paga nulla, e uno che li fa rientrare, con sanzioni più gravi?”

3)Si incrementa il gettito fiscale

4) Si fa rientrare nel flusso economico una somma più alta possibile di denaro «fresco»

5 ) Si tengono fuori da questa possibilità coloro che hanno avuto anche solo un’accesso o una richiesta di verifica per delle irregolarità che il Fisco ha già constatato anche se solo nella fase iniziale della istruttoria.

E la UE? “Francia e Germania ci copieranno dopo le loro elezioni mentre in Gran Bretagna è ancor più favorevole la tassa per il rientro (3,9 %)” rispode il ministro Tremonti

Certo prima con Prodi non potevano esserci polemiche visto che lo stesso ex presidente coi sette nani litigiosi e rossi di vergogna assisteva impassibile senza far nulla all’uscita dei capitali. Però quanto parlavano bene di evasione fiscale nei salotti televisivi come quello di Santoro, il piangina miliardario…

Per non dire del terremoto: immagino i pecorari scani ed i ferrero scendere in piazza per non ridare i soldi ai ricchi albergatori della costa che hanno ospitato gli sfollati, "cosa pretendono questi sporchi capitalisti?"

Così gli sfollati li mettevano tutti nelle grotte del Gran Sasso riempiti di canne e solidarietà dai centri sociali, col bue e l’asinello a natale per riscardarli…

Ed Prodi ad annuire pretesco, serioso e per bene arricciando le labbra come il culo di gallina…


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