La "libere" campagne del Giornale. Via il canone Tv

par Alexxandrus
martedì 29 settembre 2009

Quando dagli sproloqui possono nascere delle buone idee.

Che dire? Quando un quotidiano come il Giornale, di proprietà di P.Berlusconi, fratello del presidente del Consiglio, S.Berlusconi, e contemporaneamente fratello di S Berlusconi, fondatore di Mediaset l’unica concorrente della Rai, inizia una campagna a favore del boicottaggio del canone RAI ci si chiede se si pensi che il lume della ragione del popolo sia totalmente spento.

E’ come se durante un processo il giudice fosse nella stessa persona anche pubblica accusa. Sarebbe un processo equo? Il giudice incolperebbe se stesso?
No pensiamo proprio di no. Il giudice sarebbe in palese conflitto d’interessi.

La "boutade" del quotidiano di Arcore nasce in segno di polemica verso Annozero, dimenticando però, nella protesta populista, che grazie agli ascolti non solo riesce a coprire i propri costi, ma porta anche un discreto flusso di denaro alle casse RAI.



A volte però nelle parole senza senso nascono delle idee. E se liberalizzassimo la RAI eliminando sia il canone, sia il tetto massimo imposto alla RAI per la raccolta pubblicitario (visto che sulle reti pubbliche i messaggi pubblicitari non possono superare il 4% dell’orario settimanale di programmazione e il 12% di ogni ora)?

Che sia la volta buona per un miglioramento del servizio radiotelevisivo? In onda andrebbero solo i programmi che i cittadini vogliono vedere e si instaurerebbe un vero e proprio regime concorrenziale. Fenomeni come gli 80.000€ a Paris Hilton per dire "Buongiorno e Buonasera" alla trasmissione ’flop’, Miss Italia, non accadrebbero probabilmente più. E’, probabilmente, ora di far entrare il mercato nell’informazione pubblica, laddove hanno fallito le lottizzazione dei partiti. Le aziende pagherebbero per essere sponsorizzate solo nei programmi di qualità, sia che facciano informazione o intrattenimento.

Ma questo è il paese del perenne conflitto di interesse.

E il giudice non incolperà mai se stesso.


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