La lettera della BCE all’Italia? Per chiederla basta una mail!

par adambra
mercoledì 17 agosto 2011

In questi giorni di manovra bis, si parla tanto della famosa lettera della Banca Centrale Europea che ha chiesto misure di austerità al Governo in cambio dell’acquisto dei titoli italiani.

Il nostro Governo la tiene nel cassetto e non l’ha fatta vedere neanche al Parlamento (che dovrebbe essere il centro del potere decisionale in una democrazia parlamentare) e l’opposizione protesta.

Molti si sono quindi chiesti quali fossero i motivi che hanno spinto il Governo a tenere segreta la lettera e se tra le misure richieste dalla BCE vi fosse anche una richiesta di tagli nei confronti dei cosiddetti “costi della politica” come ad esempio gli stipendi dei parlamentari meglio pagati d’Europa: 15,000 Euro e/o l’eliminazione dei vitalizi per i parlamentari per cui bastano cinque anni da parlamentare per una pensione d’oro a vita o ancora al “rimborso elettorale” (nonostante il referendum che l’aveva abolito) che conta negli anni per centinaia di milioni di euro.

Per saperlo a chi chiedere se non proprio alla BCE? Chi volesse visionare la famosa lettera inviata al Governo ad inizio del mese dalla BCE (vale anche per Bersani, Di Pietro & co) può infatti farne richiesta, come previsto dalla decisione 2004/3 della BCE riguardante l’accesso agli atti, alla Divisione Segretariato della BCE inviando una e-mail all’indirizzo di posta elettronica ecb.secretariat@ecb.europa.eu

Più semplice di così!

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