La legge dei "Due pesi e due misure"

par alberto roccati
venerdì 25 febbraio 2011

Pignorata da Equitalia Marche la pensione di invalidità di 250 euro ad un 50enne della provincia di Pesaro, reo di non aver pagato alcune decine di migliaia di euro di cartelle esattoriali.

Certamente questo articolo non lo troverete sulla prima pagina del Corriere della Sera o di Repubblica, non fa abbastanza notizia per meritare la prima pagina e poi adesso che finalmente stanno stanando le migliaia e migliaia di persone che da anni depredano lo Stato di risorse destinate ai più bisognosi figuriamoci se fa notizia il fatto che ad un povero cittadino veramente invalido gli venga pignorata la sua modesta pensione di 250 euro dall’ente più indebitato d’Italia dopo l’Italia stessa.

Ad ogni modo non è questo il punto e sarebbe fin troppo facile entrare nella polemica di come vengono gestite tutte le procedure per accedere alla pensione di invalidità civile o su quello che dovrebbe essere il livello minimo delle pensioni ma così facendo perderemmo di vista il nostro scopo e il limite definito da alcuni valori fondamentali della nostra civiltà.

Sto parlando di indignazione, di sdegno, di vergogna al pari di quello provato nei confronti del nostro presidente del consiglio e perché no anche di più, perché il paradosso è che da una parte lo Stato ti riconosce una piccola miseria che non ti permette di sopravvivere ma sufficiente, pochi mesi dopo a sanare il debito che hai con lo Stato stesso.

E’ l’insopportabile sensazione di essere schiacciati dalla tua stessa debolezza, incapace di qualsiasi reazione, e tutto questo “solo” perché un giorno il destino ha deciso di attraversarti la strada con il semaforo rosso. 


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