La grande scala del Web

par Federico Bo
martedì 2 settembre 2008

Tim Berners-Lee ed altri autori hanno scritto un articolo — una sorta di abstract del testo A Framework for Web Science (Now Publishers, 2006) — per Communications of the ACM (scaricabile previa registrazione) per ribadire la necessità di una Web science che aiuti a studiare e comprendere il Web non come un mero veicolo di contenuti tecnici o sociali ma come un campo di studi a se stante. L’approccio deve essere multidisciplinare e deve coniugare l’analisi tipica di scienze “hard” come la fisica e la sintesi ingegneristica predominante nell’informatica. Viene sostenuto che

il Web deve essere studiato e compreso come fenomeno ma è anche un qualcosa che, per la sua crescita e per le sue potenzialità, deve essere progettato.

Nell’articolo vengono sinteticamente presentati quattro punti che i ricercatori ed i progettisti dovrebbero utilizzare come riferimento per una visione globale del Web:

Voglio riportare qui alcuni passi (tradotti da me) in cui gli autori spiegano la figura riportata di seguito che rappresenta le nuove sfide che attendono l’ingegneria del software e lo sviluppo di applicazioni.

da Communication of the ACM, luglio 2008, vol. 51, n. 7

Alla micro-scala, il Web è un’infrastruttura di linguaggi artificiali e protocolli: è un pezzo di ingegneria. Nello stesso tempo, è l’interazione di esseri umani che creano, collegano e consumano informazione che genera il comportamento del Web e produce proprietà emergenti alla macro-scala [...].

La figura esemplifica un nuovo modo di guardare allo sviluppo del Web. Un’applicazione software è progettata basandosi su un’appropriata tecnologia [...] e su una certa “visione” sociale; è davvero una contraddizione in termini parlare di un’applicazione Web sviluppata per un singolo utente su una singola macchina. Il sistema è generalmente testato da un piccolo gruppo o sviluppato da una base limitata; sono quindi esaminate le “micro” proprietà del sistema. In alcuni casi, quando più e più persone accettano il micro-sistema, si verifica un brusco cambiamento di scala favorito da dinamiche “virali” (ndt: un’inflazione virale…) [...].

Il macro-sistema può essere definito come un micro-sistema utilizzato da molti utenti che interagiscono tra di loro in modo spesso imprevedibile [...] e generalmente deve essere analizzato in maniera differente rispetto al micro sistema. Questi macro-sistemi generano nuove sfide che non possono essere visibili alla micro-scala. [...]

I sistemi a larga scala possono avere proprietà emergenti che non possono essere predette analizzando i micro-effetti tecnici e/o sociali. “Giocando”con questi risultati si può sperare di prevedere le tecnologie di prossima generazione.


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