La crisi dell’Avvocatura e la ferma presa di posizione contro il Sistema

par Giorgio Ferrari
martedì 1 marzo 2011

L’aumento delle spese gestionali e previdenziali e le limitazioni nell’esercizio della professione forense

Ci troviamo in un periodo di crisi economica mai vista prima. Come Avvocato Professionista sono costretto, mio malgrado, a dover passare parte del mio tempo (troppo) a risolvere questioni di carattere burocratico. Le tasse aumentano continuamente e con esse i contributi previdenziali (da noi Avvocati dovuti alla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense) e le spese di gestione dell’ufficio.

Non si capisce cosa il Potere voglia ancora… sembra che debba attingere dove riesce per percepire somme di denaro più o meno sicure. Da un lato nel Mondo Forense si consente ai giovani, dopo anni di pratica non pagata o remunerata molto poco, di entrare nel mondo dell’Avvocatura superando un esame che è sempre stato poco chiaro. Ci sono sempre state strane movimentazioni, tutti sanno ma fanno finta di non sapere. È interesse dei soliti noti fare in modo che le cose vadano per quel verso. Strana l’Italia e strano il Mondo Forense.Una persona che ha degli ideali e che è cresciuta con sani principi si ritrova ad avere a che fare tutti i giorni con la giustizia come Avvocato e come Cittadino e si ritrova completamente disorientato e in preda al panico più assoluto.

Come si fa a dire ad un cittadino comune che la “giustizia è uguale per tutti?Non è così, purtroppo la giustizia non è uguale per tutti; tutti lo sanno ma nessuno protesta. Noi Avvocati ci lamentiamo ma poi non facciamo nulla per cambiare le cose, perché tanto si pensa che non cambieranno mai! L’idea comune è quella che l’avvocato è un “azzeccagarbugli” uno che comunque cerca di fare solo i propri interessi, che guadagna un sacco di soldi, ma la realtà italiana attuale purtroppo non è così. I colleghi più giovani si ritrovano a non sapere come arrivare a fine mese perché prendono poco dai loro Dominus o perché non hanno abbastanza clienti per poter tirare avanti. Ci sono notevoli storture volute dal Potere che non si vogliono modificare… e noi Avvocati non siamo uniti! Gli Avvocati non possono essere dipendenti anche se collaborano attivamente con uno studio dal quale prendono l’unico stipendio… I Praticanti non vengono remunerati se non in minima parte. La burocrazia aumenta continuamente rendendo di fatto la vita lavorativa professionale sempre più difficile e impossibile.

Sembra che il Potere voglia in tutti i modi costringere alla resa i più giovani o comunque coloro che non riescono a raggiungere un reddito adeguato che consenta loro di arrivare a fine mese e coloro che non hanno alle spalle capitali ma sono semplicemente persone comuni che hanno creduto nella giustizia e che hanno deciso di fare l’Avvocato, non per soldi, ma per tutelare le persone più deboli e quelle che hanno bisogno di aiuto, si ritrovano oggi a dover rivedere le proprie scelte e la propria vita e a mettere in discussione tutto quello in cui credevano. Ora l’Avvocatura sta scoppiando, non se ne può più. Le tasse sono diventate insostenibili e noi Avvocati siamo in crisi; il nostro Ente Previdenziale (la Cassa Forense) ha raddoppiato, nell’arco di soli due anni, i contributi minimi introducendo ulteriori spese da affrontare alla faccia della crisi che riduce sempre di più le entrate. Il Sistema, il Potere, sta cercando in tutti i modi di limitare l’esercizio della Professione Forense mediante l’aumento spropositato e iniquo delle spese gestionali, di quelle previdenziali e delle tasse rendendo di fatto praticabile e possibile l’esercizio della professione solo a coloro che hanno solide basi economiche! Di fronte a questo ulteriore aumento delle spese io come Avvocato sono stufo di essere vittima di un sistema e di un Potere che fa sempre e solo gli interessi di pochi… Sono stufo e stanco di subire! E invito tutti i miei Colleghi ad agire per difendere i propri diritti contro questi aumenti ingiustificati e contro coloro che li assumono partendo da subito contro chi li ha determinati e voluti. Ci vuole una presa di posizione anche nei confronti della Cassa Forense per rivedere e sospendere gli aumenti tenendo in considerazione i gravi effetti derivanti dalla crisi in corso! In tutto ciò non devono esistere bandiere politiche di nessun tipo ma si deve agire solo per la tutela dei propri diritti. Non si può più subire ma bisogna difendersi in tutti i modi possibili anche manifestando pubblicamente come Avvocati... contro gli abusi del Sistema. (Avv. Giorgio Ferrari)


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