La classifica annuale delle migliori università del mondo
par Emanuele Rossi
sabato 2 novembre 2013
È uscita la classifica più autorevole delle migliori università del mondo: come la solito le italiane molto distanti dalla vetta.
È stato reso pubblico la classifica annuale delle migliori università del Times Higher Education. Il sito inglese, come ogni anno, ha raccolto i primi 400 atenei del mondo, classificandoli in base a tredici indicatori tra cui all'apertura internazionale, il livello dell'insegnamento, l'incidenza della ricerca, il trasferimento delle conoscenze, attraverso i dati forniti dalla società Thomson Reuters.
Ai primi dieci posti ci sono soltanto inglesi e americani: vince la CalTech come lo scorso anno, poi a seguire Harvard, Oxford, Stanford, MIT, Princeton, Cambridge, Berkeley, Chicago University, e l'Imperial Collage Londra.
Inutile cercare le italiane in alto: nei primi 200 posti non ce n'è nessuna - per gli Usa ce ne sono 77, per Uk 17. La prima delle nostre è l'Università di Trento, 222esima. Poi l'Università di Milano-Bicocca, quella di Bologna, Trieste e Torino e via dicendo - il prestigioso Politecnico di Milano, occupa il 292esimo posto.
Fin troppo banale un ragionamento che vedrebbe paragonata la nostra condizione economico-sociale e la nostra rappresentatività internazionale, con il livello della nostra istruzione. Da noi il mondo dell'education non va, non va affatto. Pochi i fondi, pochi gli investimenti, situazione molto ingessata e le solite questioni italiane fanno il resto (clientelismo, discendenze, chiusure, scarsa lungimiranza, disinteresse, lassismo, malagestione, eccetera). I risultati sono questi, non c'è da stupirsi, non potevamo aspettarci di meglio.
Interessante invece il dato che viene dagli istituti dei paesi emergenti, in particolare gli asiatici: sono diversi gli atenei cinesi e indiane, giapponesi e coreane (Corea del Sud, ovviamente). L'Università di Tokyo, prima delle asiatiche, si piazza al 23esimo posto.
Interessante invece il dato che viene dagli istituti dei paesi emergenti, in particolare gli asiatici: sono diversi gli atenei cinesi e indiane, giapponesi e coreane (Corea del Sud, ovviamente). L'Università di Tokyo, prima delle asiatiche, si piazza al 23esimo posto.
Tutto questo a scapito di quelle europee, segno che l'asse della conoscenza e dello sviluppo si sta continuando a spostare verso Oriente.