La città di Latina chiede un referendum per ritornare al vecchio nome

par Enea Melandri
sabato 24 dicembre 2011

Euro Rossi lancia la sua iniziativa: presidente il comitato "Mi Chiamo Littoria", sto organizzando una raccolta di firme, che partirà a gennaio, e desidererei un referendum consultivo nella città di Latina per ritornare al vecchio nome, Littoria appunto.

Il vecchio nome, come si può intuire, gli venne dato dal regime fascista, che ne posò la prima pietra il 29 giugno 1932, dopo la bonifica delle paludi dell'Agro Pontino. Assunse poi quello odierno nel '45, alla definitiva caduta del regime.

Il comitato respinge le accuse di nostalgie nere: "E' una questione puramente storica" spiega "lontana da appartenenze e logiche politiche. Latina ha scontato la colpa di essere stata simbolo del regime, ora vogliamo che siano i cittadini a scegliere quale nome dare alla città". "Se sarà Latina o Littoria poco importa, quello che conta è che la scelta sia frutto di un processo democratico e non di una imposizione" conclude Euro Rossi.



Allora, scindiamo un attimo le cose, perché se trovo più che legittima la motivazione addotta dal comitato, è anche importante non far passare l'idea che il fascismo sia stato un normale passaggio storico dell'Italia. Sono contrario alla riesumazione del vecchio nome, perché rimanda ad un passato storico del paese che va certamente ricordato, ma solo perché non si ripeta, e non deve essere legittimato o, peggio, celebrato.

La scelta, parlo in generale, non mi riferisco a questo caso specifico, non deve essere tra il fascismo ed il resto, perché la scelta del fascismo implica da sola l'annullamento di tutte le altre opzioni.


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