La cava dei dinosauri di Altamura lasciata morire

par Gianpaolo Perlage Sforza
sabato 30 luglio 2011

L'ennesimo scempio. L'ennesima mancanza di tutela e valorizzazione. 

Nell'ormai lontano 1999, nella Cava Pontrelli di Altamura (Bari) vengono ritrovate circa 30.000 orme di dinosauri su una superficie di 12.000 metri quadrati.

Le impronte risalgono al Cretacico superiore, tra i 70 e gli 80 milioni di anni fa, e testimoniano la presenza di oltre duecento animali, appartenenti almeno a cinque gruppi diversi di dinosauri, erbivori e anche carnivori.

Addirittura in alcune di esse si scorgono le pieghe della pelle, probabilmente grazie alla permeabilizzazione effettuata dal fango.

All'inizio, titoloni di giornali; promesse; dirette televisive; speciali da tutto il mondo.

Oggi di quelle impronte resta ben poco.

A malapena si riescono a distinguere.

Il recinto oramai è come se non ci fosse e chiunque può accedervi tranquillamente e magari armato di scalpello portarsi via una bella impronta di dinosauro.

Cosa si è fatto per salvaguardare un patrimonio così unico nel suo genere?

Parole, parole e parole.

Nessuno che abbia avuto gli attributi per imporre una posizione netta e volta alla tutela ed alla promozione del territorio. 

In fondo poi, siamo gli stessi che lamentano la mancanza di occupazione e la morente economia.

Beh, non ci si deve lamentare se poi le occasioni uniche le gettiamo nel water.

Vergogna. 


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