La barbie umana preferisce la razza pura

par Luca Pieroni
mercoledì 9 aprile 2014

Non capita di frequente che si dia troppo peso alle idee espresse o alle dichiarazioni rilasciate da una top model nelle interviste alle riviste specializzate. Un’eccezione però si può fare in questo caso perché si parla di una ragazza ucraina, perché si esprimono concetti davvero "originali" e soprattutto perché a farlo è Valeriya Lukyanova, la cosiddetta Barbie umana. Nonostante i ventidue anni, il suo volto ed il suo corpo hanno già più volte fatto il giro del mondo per l’incredibile grado di somiglianza raggiunta (a colpi di bisturi) rispetto alla bambola per eccellenza.

Ma cos’ha detto la Lukyanova di interessante, o meglio di molto discutibile? Intervistata da GQ ha affermato che secondo lei le donne contemporanee sono mediamente meno belle ripetto a quelle, ad esempio, di 50-60 anni fa. Questo abbruttimento generale è colpa dell’incrocio delle varie razze che ha portato alla perdita dei tratti fisiognomici tipici di ogni popolazione. Lei stessa è la prima a mettersi sotto la lente di ingrandimento ed analizzarsi: “Per quanto io appartenga indubbiamente al tipo nordico, ho senza dubbi dei piccoli tratti che appartengono al gruppo orientale-baltico”.

Insomma senza nessuna presa di posizione razzista o discriminatoria la modella ha affermato che secondo lei è più bello il tipo stereotipato puro piuttosto che il risultato di un mix di razze. C’è chi questa affermazione l’ha criticata o l’ha presa come una sorta di appoggio alla politica ultranazionalista di Putin ma secondo me non bisogna sottovalutare il fatto che a parlare sia una persona che della perfezione estetica ha fatto lo scopo della sua vita.

Una serie di interventi chirurgici ed una cura maniacale per il proprio corpo hanno reso la Lukyanova un essere che sembra provenire davvero da un altro pianeta, che produce a guardarlo un effetto vagamente straniante. Di fronte alle sue foto sembra di trovarsi di fronte alla pubblicità del più tradizionale modello di Barbie. Insomma definirla una vera e propria esteta a mio parere non è eccessivo anche se la sua ricerca, sia a livello fisico che nella speculazione teorica, l’ha portata in una dimensione innaturale. 

 

Foto: Youtube


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