La verità sul cambiamento climatico…

par Damiano Mazzotti
venerdì 30 gennaio 2009


Il Business del "riscaldamento globale" è forse stato svelato, perché, secondo alcuni scienziati, il cambiamento climatico più probabile sarà quello di una piccola era glaciale. Si tratta ancora di una bolla finanziaria pronta ad esplodere?

L’11 gennaio sulla Pravda è stato pubblicato un articolo poi rilanciato dai media internazionali, che ribalta la propaganda organizzata non si sa da chi, per lucrare sull’ennesimo commercio di carta straccia: stavolta basato sulla produzione di CO2 (Anidride Carbonica). Cosa che probabilmente farà molto comodo come al solito a qualche miliardario e a qualche “funzionario pubblico”.

L’articolo "La terra sta entrando in un’era glaciale", prende in esame un "ampio e stringente assieme di dati nel campo della scienza climatica" che sembra dimostrare che la terra si avvia ad incontrare un’altra era glaciale (http://english.pravda.ru/science/ea...). La tesi del "riscaldamento globale antropogenico" che si basa "su dati al massimo degli ultimi 1000 anni", mostra il "completo disinteresse" per l’analisi climatica a lungo termine, non tiene conto dei processi di “riglaciazione” e mostra quindi tutti i suoi limiti.


"Tutti gli studenti di scienze del clima sanno che la terra si trova in una era glaciale da circa 2-2,5 milioni di anni… La teoria più plausibile delle cause delle glaciazioni, quella della determinazione astronomica, suggerisce che i tempi sono maturi perché se ne verifichi nuovamente una. Molti segnali recenti, compresa l’ondata di freddo in Europa e un periodo esteso di ridotta attività di macchie solari nota come minimo solare, che possono contribuire all’inizio della glaciazione, indicano che la terra possa essersi avviata in un periodo di raffreddamento. Forse si tratta di un periodo che durerà diversi secoli (mini era glaciale), oppure un’era glaciale vera e propria che durerà altri 100.000 anni" (Laurence Hecht, direttore della rivista 21st Century Science & Tecnology).

Qualche breve episodio di riscaldamento in qualche parte del globo, dalla metà degli anni ’70 al 1998, ha alimentato la moda scientifica del riscaldamento globale nella comunità degli “scienziati” e nell’opinione pubblica: cosa che probabilmente non corrispondente alla verità scientifica (anche gli scienziati più gridano più godono dei finanziamenti pubblici). Ora invece sembra ormai certo che, nell’ultimo decennio la temperatura globale media è scesa di circa 0,6 gradi, cosa che ha compensato l’intero aumento della temperatura media che si riteneva fosse avvenuto nel secolo scorso.

Che dire di più? Di sicuro è più gradito un innalzamento della temperatura (anche se derivante dalle attività umane meno nobili) rispetto ad un suo abbassamento: è più facile vivere in un clima equatoriale piuttosto che in un clima artico… E poi c’è qualche scienziato che ha calcolato l’emissione di anidride carbonica dei 6 miliardi di esseri umani e dei miliardi di animali che li alimentano?

P.S. Quando la finiremo di buttare i soldi nelle mani dei miliardari e dei funzionari pubblici incompetenti? Il vero problema è l’avvelenamento delle acque, non il surriscaldamento...

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