La Variante Y

par Jvan Sica
domenica 6 luglio 2008

E adessoâ¦

Tutto puntato sui miei baffi a spiovere⦠lo sapevo

Proprio a me, che della vittoria mi frega quel niente per stare in vita, è un gioco che il destino poteva pure risparmiarsi.

Ma ve lo vedete tra 30 anni un tipo mezzo sciancato, con gli occhi appannati e questi baffi che mi ingrassano e invecchiano sulle pagine stroboscopiche delle riviste sportive tra transgender pieni di tatuaggi che calciano il pallone come se fosse una bestia da scacciare.

Non è solo poca fotogenia ⦠è incapacità di moderare internamente i meccanismi dellâapparire ⦠vabbè questo ve lo spiego dopo, in questo momento penso ad altroâ¦

Ma io stavo così bene ad ascoltare da quelle radioline a transistor arancioni Karel Gott che vinceva per lâennesima volta lâUsignolo dâoro, perché mai mi sono messo in testa lâidea di diventare calciatore di palloni.

Una sola cosa buona mi è successa da quando sono calciatore, ho incontrato il mito di mia madre, Hrabal, che pieno di quella testa scalena mi ha regalato uno strano libro, Un tenero barbaro è il titolo. Quando me lo diede guardandosi indietro mi disse: âLeggilo Antonin, ti servirà quando avrai bisogno di respirare a lungoâ.

In questo momento voglio respirare a lungo, ma mi si deve essere bloccato un condotto e mi manca lâaria.

Quel tipo mezzo addormentato del nostro allenatore poi, mi ha preso in disparte prima dei rigori e mi ha detto: âAntonin tu sarai lâultimo e quando calcerai pensa alla gravità terrestreâ. Ma che vuol dire e poi sei stato muto fino adesso, perché aprire la bocca proprio con me.

Ma adesso risolvo tutto io, vado lì e mi concedo totalmente al vento, come mi schiamazza lâistinto così parto e tiro, per concentrarmi davvero un attimo dopo sulla cena a base di calamari promessa per qualsiasi risultato dal Presidente della Federazione.

No, niente colpi di testa, anche perché non credo che rasoterra spedisco il pallone in porta, e allora affidiamoci alla storia, scegliendo tra le mosse tattiche servite ai nostri cugini sovietici per vincere la guerra contro i tedeschi e ripetute a memoria da quegli smunti scolari kazakiâ¦

Niente, non mi viene in mente niente⦠ah se fossi Asatiani, adesso saprei cosa fare.

Il panico, comunque, non serve a niente è meglio affidarsi allâalgebra, materia di fine volontà.

Poniamo il problema: Io, Antonin deve far superare al pallone la linea bianca. Lui, Sepp, deve interrompere o deviare la traiettoria. Le soluzioni possono essere:

a) Tiro di collo destro nellâangolo sinistro, fintando con lâanca sinistra di tirare di piatto destro nellâangolo destro alto. Troppo prevedibile e quel biondo cenere lì ne sa troppe. b) Tiro di esterno sinistro nellâangolo sinistro alto, fintando prima con lâocchio destro il tiro di collo sinistro nellâangolo destro basso e poi con la mano sinistra il tiro di piatto sinistro nellâangolo destro alto. Troppo complicato, la soggezione della difficoltà già mi fa arrossire. Il tedeschino lo capisce e non si butta affatto, mentre io tiro una cagatina centrale. c) Tiro di piatto destro nellâangolo destro alto mentre finto con il ginocchio sinistro il tiro di esterno destro nellâangolo sinistro basso. Troppo abusato. Va a finire che il fantasmino azzurro cenere si affida ai sondaggi e para. d) Altro⦠possibilità non contemplata perché il mio altro sarebbe far tirare Ondrus.

Ah ecco, câè la variabile X secondo la quale la migliore soluzione sarebbe tirare di collo sinistro nellâangolo destro alto, fintando il tiro di piatto sinistro nellâangolo destro basso. Hmmm⦠variazione troppo impercettibile per un popperiano come Maier.

O la variante Z, per la quale segno se tiro di collo destro nellâangolo destro basso, fintando il tiro di esterno destro nellâangolo sinistro alto. Troppo attualista per un pensatore debole come quel tipo.

Allora niente, qualsiasi scelta è sbagliata, qualsiasi appiglio mi conduce ad una sola e disperata meta: la sparacchiata in tribuna. E così sia. Non indugio più, anche perché lâarbitro ha fischiato e ho paura che mi espelle per pensiero annoiante. A questo punto vado incontro al mio destino⦠per il resto della vita marchiato a fuoco con il titolo di infame, se proprio mi va beneâ¦

Arrivederci a tuttiâ¦. Anzi

Addioâ¦

Aspetta, câè la variante Y⦠sto a due passi dal pallone è troppo rischiosa⦠ma quale rischiosa, è la scelta di chi vuole dimenticare e poi è lâultima che mi è rimasta, no è complessa, non so se ce la faccio⦠macché è un soffio di poesia, a questo punto è meglio entrarci dentro, ma è una follia, senti meglio essere ricordato per demenza che per codardiaâ¦, ma è una stronzata Antonin pensaci almeno un attimo, basta ho deciso, ho scelto, la VARIANTE Yâ¦


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