La Terra è scarica: oggi è l’Earth Overshoot Day

par Fabio Brambilla Pisoni
mercoledì 22 agosto 2012

Oggi è l'Earth Overshoot Day, cioè il giorno in cui gli esseri umani hanno consumato più risorse rinnovabili di quante la Terra possa rigenerarne in un anno. In otto mesi abbiamo quindi esaurito il credito con il nostro pianeta. 

Il calcolo è del Global Footprint Network, un gruppo di studiosi riuniti in un'organizzazione no-profit con base negli Stati Uniti, Belgio e Svizzera che si occupa di calcolare l'impronta ecologica delle nazioni sulla Terra. Il Global footprint network è partner della New Economic Foundation, l'organizzazione che dal 1986 si occupa di diffondere "un nuovo modello di creazione di ricchezza, basata sull'uguaglianza, la diversità e la stabilità economica "

La missione del Global footprint network è, come sostenuto nella home del loro sito internet, quella di misurare quanta natura abbiamo, quanta ne usiamo e chi e come la utilizza. Questo per riassumere il significato di 'impronta ecologica' e l'Earth Overshoot Day, conosciuto anche come Ecological Debt Day, è il giorno dell'anno in cui si calcola (la data è indicativa) quando viene superata la soglia in cui gli esseri umani iniziano a consumare le risorse terrestri non rinnovabili. Nel corso degli anni l'Earth overshhoot day si è spostato drasticamente dagli ultimi mesi dell'anno avvicinandosi sempre più a quelli centrali. Ecco una tabella che mostra alcuni Earth overshoot days a partire dal primo calcolo del 1987:

      Anno Overshoot Date

Come spiegato sul sito del Global footprint network "nel corso della storia l'umanità ha fatto uso delle risorse naturali per costruire strade e città, per procurarsi il cibo e creare prodotti, assorbendo le emissioni di anidride carbonica secondo le possibilità che aveva la Terra. Ma a metà degli anni Settanta abbiamo superato il punto critico: gli esseri umani hanno iniziato a consumare più di quello che la Terra può riprodurre". Così al momento le risorse di cui abbiamo bisogno potrebbero essere fornite da un pianeta grande una volta e mezzo la Terra e ora del 2050, se niente dovesse cambiare in termini di sostenibilità, avremo bisogno di due pianeti come il nostro.


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