La Romagna che non ti aspetti

par Ivo Cappelli
giovedì 23 ottobre 2008

La Lega Nord Romagna ribalta il regolamento per l’assegnazione di alloggi popolari nella provincia di Forlì, per volere di un giovane assessore di un comune della vallata del Montone. Il comune di Dovadola, feudo delle sinistre fin dalla Liberazione, ora passato in mano ad una giunta di centro destra(...)

Forlì -  "La Lega Nord Romagna può ritenersi soddisfatta per l’approvazione del nuovo regolamento che disciplina l’assegnazione delle case popolari a Dovadola".-Queste le parole di Riccardo Merendi, capogruppo Lega Nord nel comune di Dovadola, sull’assegnazione delle case popolari nel comune della media Vamontone -.

"Infatti saranno necessari 5 anni di residenza, per poter partecipare alle graduatorie per l’assegnazione delle case popolari il regolamento attribuisce 20 punti per chi è residente a Dovadola da più di 10 anni" - ribadisce con entusiasmo il giovane leghista dovadolese - "naturalmente saranno privilegiati i casi specifici ove ci siano dei disabili gravi e i nuclei familiari con ultra sessantacinquenni"


 Finalmente , continua il capogruppo Merendi - "si cerca di privilegiare e di rendere fruibile il servizio degli alloggi popolari da parte degli abitanti di Dovadola che con questo regolamento tornano ad essere padroni a casa loro" - infine conclude il capogruppo di maggioranza di Dovadola - " Ora metteremo mano ad altri regolamenti riguardanti altri servizi sociali, in modo tale che non siano gli ultimi arrivati a usufruire di tali servizi, bensì gli abitanti di Dovadola da più lungo tempo".

Questo il frutto dell’intervista concessa al quotidiano locale online Romagnaoggi, intervista che ha fatto andare in tilt, quanto voluto dal regolamento provinciale, per l’assegnazione degli alloggi popolari, che di fatto privilegiava i cittadini extracomunitari, con discreto nucleo familiare, ma con basse annualità di residenza, creando appunto casi di nervosismo, se non di tensione a livello locale, tra coloro che nativi e residenti nella cittadina, venivano scavalcati da questi migranti,se pure con regolare permesso di soggiono e di lavoro.

"Un caso di giustizia che accontenta i più...." , viene espresso da un gruppo di anziani, seduti davanti alla storica loggia medicea, dove vengono tra l’altro esposti proprio in questi gioni i migliori tartufi raccolti su queste colline tosco-romagnole.
 


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