La Regione Campania riconosce l’inquinamento delle acque del litorale flegreo

par freebacoli
martedì 7 luglio 2009

La Regione Campania smentisce l’ARPAC.

La questione relativa all’inquinamento delle acque del litorale domizio-flegreo, continua ad essere oggetto d’indagine sia dei quotidiani nazionali che del TG 3 Campania. Pochi giorni fa l’Arpac confermava la balneabilità delle nostri mari, mentre LegaAmbiente non ha perso un minuto per consegnare, per la terza volta, alla Regione Campania "l’ambitissima" BANDIERA NERA. Un’ onorificenza attribuita, con pieno merito, anche al Commissario di governo per le Acque, all’ ARPAC, e alle amministrazioni comunali e provinciali ree per l’immobilismo e la pessima gestione degli impianti di depurazione campani. Una mala gestione che va ad aggiungersi alla protesta messa in piedi, solo pochi giorni fa, dai 130 dipendenti del Depuratore di Cuma. Uno sciopero che ha contribuito allo scoppio di una vera e propria emergenza ambientale e sanitaria, visto che l’acqua putrida e sporca aveva fatto anche proliferare numerose colonie di insetti.

Per tale motivo ci sembra opportuno riportare questo documento ufficiale dell’avanguardistico Comune di Monte di Procida. Atto firmato dall’Assessore alla Comunicazione Istituzionale, rag. Rocco Assante di Cupillo.

Il Sindaco di Monte di Procida, Francesco P. Iannuzzi, è stato ricevuto in Regione dal dott. Guglielmo ALLODI, Capo della Segreteria del Governatore della Campania On. Antonio Bassolino, in merito all’emergenza ambientale legata al malfunzionamento dell’impianto di depurazione di Cuma. L’incontro è stato franco e cordiale. Il dott. ALLODI ha accolto la nostra richiesta di istituzione di un osservatorio permanente sul funzionamento del depuratore di Cuma e ci ha garantito un’adeguata intensificazione delle indagini e dei controlli.

La Regione Campania inoltre ha preso atto delle nostre richieste ed ha incaricato la ASTIR SpA, ex RECAM, società regionale specializzata in bonifiche ambientali, per la predisposizione di un piano per la pulizia dei nostri litorali.
L’incontro è stato poi aggiornato a metà della prossima settimana quando, dopo i necessari approfondimenti ed una importante verifica programmatica con la Hydrogest, attuale gestore dell’impianto di Cuma, la Presidenza ci aggiornerà sulle prossime iniziative tese alla definitiva risoluzione della problematica. Nel mentre il Sindaco ha revocato l’Ordinanza di sospensione della balneazione lungo i litorali di Monte di Procida: un atto dovuto ed un debito d ‘ufficio a seguito degli esiti favorevoli dei diversi controlli effettuati dall’ARPAC proprio nei giorni immediatamente successivi all’emergenza.

Nel leggere tale informativa ci sembra doveroso sottolineare il fatto che la Regione Campania ha incaricato l’ ASTIR (conosciuta in passato con il nome di RECAM e ditta peraltro molto discussa e discutibile) per la pulizia dei litorali montesi, in seguito alla problematica igenico sanitaria provocata dall’ inefficace depuratore di Cuma. Tale predisposizione è quindi sintomo del fatto che i litorali del suddetto Comune hanno bisogno di un’immediata riqualificazione. Una bonifica impellente, che vuole anche essere un’ ammissione di colpa da parte dell’ amministrazione regionale, la quale ammette l’inquinamento di tali litorali. Infatti, se codeste acque non fossero attualmente inquinate, sporche e luride che senso avrebbe fare questa "pulizia"? Che senso ha allora ammeterne l’inquinamento senza però vietarne la balneazione? Inoltre, considerata l’estrema vicinanza (almeno territoriale...) che vi è tra il Comune di Bacoli e quello montese, come mai l’amministrazione locale non si attiva presso la Regione per verificare se vi è bisogno di una riqualificazione di parte dei litorali nostrani?
 
Sarà arrivata l’ora, per codesta dirigenza, di svegliarsi da questo stato di apatia e dormiveglia che nuoce all’intera comunità di Bacoli?
 
In attese di risposte concrete, le spiagge locali, per stessa ammissione degli operatori balneari, continuano a restare malinconicamente deserte...

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