La Padania verso la legge del taglione

par Fabio Chiusi
lunedì 6 dicembre 2010

 

Cronaca Padana:

Mercoledì: No alla mostra d’arte islamica a Palazzo Reale a Milano, perché «le nostre radici giudaico cristiane rappresentano le tradizioni di un popolo millenario che non devono essere cancellate o oscurate, soprattutto nel periodo natalizio». Non sia mai che O mia bela Madonina sia «soppiantata dal canto del muezzin dalle guglie del nostro Duomo» (Laura Molteni, deputato della Lega Nord).

Ancora mercoledì: No alla lista civica degli immigrati, perché «un esperimento di questo tipo rischia anche di prefigurare la fine della nostra civiltà politica» (Marco Rondini, deputato della Lega Nord).

Giovedì: «Io non ho mai conosciuto dei rom che volessero integrarsi, se lo fanno è per fregarti i bambini. Bisogna toglierli alle famiglie appena nati se li vuoi cambiare, forse». Anzi, per i rom ci vogliono «di sicuro i campi di concentramento» (Vittorio Aliprandi, consigliere comunale di Padova, ex deputato della Lega Nord, ora vicino al Pdl).

Venerdì: «Basta soldi pubblici alla Maratona di Sant’Antonio perché a vincere sono sempre atleti africani o comunque extracomunitari in mutande» (Pietro Giovannoni, consigliere provinciale della Lega Nord a Padova).

Ancora Venerdì: Altro che dare alloggi a prezzi accessibili agli infermieri reclutati all’estero, «con questa storia della casa si favorisce gli stranieri a scapito degli italiani» (Stefano Bolognini, assessore provinciale della Lega Nord a Milano).

Ti rubano il Natale. Ti rubano il lavoro. Ti rubano i trionfi sportivi. Ti rubano la civiltà. E questa è solo l’ultima settimana di accuse. Poi ci si chiede come mai alcuni, arrivati a domenica, vogliano la legge del taglione e la pena di morte per il tunisino accusato di aver ucciso Yara Gambirasio nel bergamasco.

Resta semmai la domanda: questa politica di intolleranza e pregiudizi insegue o anticipa la “pancia” del Nord?

Foto Salmoirago, fonte: Corriere.it


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