La Padania pubblica gli appuntamenti della Kyenge. Lei risponde: "La Padania chi?"

par Daniel di Schuler
mercoledì 15 gennaio 2014

La classe di Cecile. E, pensando al Governatore Cota, verrebbe spontaneo fare qualche domanda.

Per fortuna c’è rimasta La Padania. Un giornale che porta a nuove altezze il livello della nostra informazione. Da domani, questo faro di civiltà riporterà, in un'apposita rubrica, opportunamente intitolata “Qui Cecile Kyenge”, gli appuntamenti quotidiani del ministro dell’Integrazione. I lettori del quotidiano sapranno così dove trovarla, se volessero continuare a dimostrarle il proprio dissenso, magari con quella raffinatezza di modi già messa in mostra in tante occasioni. Questo, perlomeno, un po’ tutti (non certo solo a sinistra) pensano sia lo scopo di questa singolare iniziativa. Non è invece così secondo l’inclita direttrice del foglio leghista, Aurora Lussana, che dice di aver provveduto a dare la debita pubblicità agli impegni del ministro, che accusa, oddio oddio, di “propaganda immigrazionista”, solo per dar modo ai militanti leghisti di sapere dove andare per ascoltare “le sue chiacchiere”. Insomma, un bell’esempio di informazione al servizio del cittadino, quello della Padania. Nessuna istigazione a nuove proteste, con o senza lancio di banane e quant’altro, insomma, e, certamente, nessuno scoop, visto che si limita a riportare quanto reso pubblico dal portale dello stesso ministero.

Non è esattamente della stessa opinione, però, proprio uno dei maitre à penser del leghismo: Mario Borghezio, il brillante intellettuale che tanto degnamente rappresenta il nostro paese all’europarlamento. Alla Zanzara di Radio 24, dopo aver lodato l’iniziativa, da lui ritenuta esemplare del nuovo corso leghista, segnato dall’immaginifica intelligenza salviniana (da un po’ di tempo mi piacciono gli ossimori), ha augurato ai padani “buona caccia”, sulla scorta delle informazioni fornite dal loro quotidiano e ha invitato il ministro a “venire al Nord” dove sarebbe attesa da “delle belle sorprese”.

Inutile dire che tutto questo ha portato le solite “vivaci reazioni”, soprattutto da parte del PD. I senatori Del Barba e Cociancich che hanno evidenziato come "le manifestazioni di piazza organizzate, non a caso, a braccetto con Forza Nuova stanno degenerando” e come contro il ministro sia in atto una polemica che non esitano (per fortuna, almeno quello) a definire “di stampo razzista”, hanno bollato l’iniziativa della Padania come gravissima ed intimidatoria. Bene.

Da applausi a scena aperta invece il lapidario commento di Cecile Kyenge: La Padania, chi?”

Due invece le curiosità di chi vi sta scrivendo. Ho appreso che La Padania ha pure una rubrica, “Qui Lega territorio” in cui sono comunicati giornalmente anche gli impegni dei dirigenti leghisti. Mi chiedevo se, all’interno di questa, il direttore Lussana, sempre e solo per rendere un miglior servizio ai propri lettori, non potrebbe mettere in particolare evidenza gli spostamenti dell’inossidabile Roberto Cota. Immagino possa interessare e molto, alla base leghista, sapere dove va e a fare cosa chi, secondo i magistrati, ha mentito almeno 115 volte al momento di chiedere dei rimborsi spesa.

L’ultima curiosità spero me la levino quei miei concittadini che ancora votano Lega. Per favore, ditemi che è così: che, a questo punto, un pochino, almeno un pochino, di voi stessi vi vergognate.


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