La Montalcini e le Antenate: le donne nella storia della cultura

par Damiano Mazzotti
lunedì 29 dicembre 2008

Nel panorama letterario italiano si sta facendo strada una piccola realtà editoriale di Roma dedicata alle giovani generazioni (dall’infanzia all’adolescenza): la Gallucci Editore (è nata nel 2002 e il sito al momento è purtroppo in fase di ristrutturazione). Oggi vi parlerò di un loro libro dedicato alle ragazze di tutte le età (è cioè consigliato dai 13 ai 99 anni): “Le tue antenate. Donne pioniere nella società e nella scienza dall’antichità ai giorni nostri".

L’autrice principale del libro è Rita Levi-Montalcini in collaborazione con Giuseppina Tripodi (sua assistente da più di 40 anni). La cosa che mi ha più colpito del libro è la notevole presenza di scienziate e di successi femminili nel campo astronomico. E questo conferma l’opinione popolare che afferma che alle donne non sfugge niente: nemmeno una piccolissima cometina nello specchio celeste. Comunque, nella sintetica carrellata delle settanta personalità femminili raccontate per stimolare i sentimenti di emulazione delle ragazze italiane, spira una piacevole e leggera brezza di ormoni femministi che potrebbero essere utili per risvegliare dal sonno letargico, la vecchia logora stanca e fallimentare cultura catto-comunista italiana, che ci fa vivere ancora in una società dove le donne pensano e agiscono prevalentemente nei loro ruoli subalterni.

Del resto le donne, in ogni paese e cultura hanno sempre dovuto lottare contro i pregiudizi e il maschilismo per poter studiare o entrare nelle università e spesso non hanno avuto il giusto riconoscimento delle loro ricerche e dello loro scoperte più o meno importanti.

Ricordiamo che Rita Levi-Montalcini è nata a Torino nel 1909 e alla fine degli Anni Trenta è dovuta fuggire all’estero per sfuggire alle leggi razziali. Andò quindi a proseguire le sue ricerche in Brasile, e qui, nel 1951, identificò il fattore di crescita delle cellule nervose (NGF), scoperta che le consentì di vincere il Premio Nobel della Medicina nel 1986 (questo ritardo tra premiazione e scoperta sembra abbastanza diffusa nella storia del Premio Nobel). Attualmente è senatrice a vita e fa parte di diverse accademie culturali ed associazioni (Accademia dei Lincei, Accademia Pontificia, National Academy of Science, Royal Society, ecc.). Inoltre, la geniale, l’instancabile e la perseverante scienziata, ha ideato e creato il centro ricerche internazionale in neuroscienze “EBRI” (European Brain Research Institute: www.ebri.it ) e la Fondazione Montalcini Onlus, nata con lo scopo principale di favorire l’emancipazione delle giovani donne africane attraverso l’alfabetizzazione e l’istruzione (www.levimontalcini.org ).


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