La Collegiata di Castiglione Olona: un piccolo gioiello in provincia
par ClarinetteM
venerdì 1 luglio 2011
E’ detta “Isola di Toscana in Lombardia”. E’ a una manciata di chilometri da Varese. E’ un piccolo tesoro che nel resto d’Europa ci invidiano e che noi, quelli della porta accanto, a stento conosciamo.
E’ Castiglione Olona.
Prima in età romana, poi nel Medioevo, Castiglione costituì un centro di notevole importanza grazie alla sua posizione strategica fino a diventare, nel sec. XI, prolifico feudo dei Castiglioni. Proprio dalla famiglia Castiglioni discende il Cardinale Branda, erudito mecenate che nel sec. XV trasformò la cittadina in un brillante centro artistico e culturale convocando dalla Toscana e dal Veneto un cenacolo di artisti tra i quali spicca la figura di Masolino da Panicale, cui furono commissionati gli affreschi per la chiesa madre del borgo voluta dal Cardinale in persona, quella che noi oggi chiamiamo Collegiata, e per l’annesso Battistero.
Consacrata nel marzo del 1425 e terminata nel 1428, la Collegiata sovrasta Castiglione dalla cima del colle un tempo dominato dall’inespugnabile castrum. Esempio d’eccellenza dell’arte gotico-lombarda fu progettata in tutta probabilità da Alberto e Pietro Solari, architetti di Milano, che scelsero una pianta a croce latina e tre navate senza transetto che si riflettono nella facciata cuspidale tripartita, tutta a mattoni a vista, decorata al centro da un antico rosone. L’ingresso è costituito da un portale (1428 circa) sormontato da una lunetta con bassorilievo realizzato da un maestro lombardo-veneto forse su disegno di Masolino da Panicale, raffigurante la Madonna con Bambino e Santi e, come da tradizione, il committente dell’opera inginocchiato.
Una volta usciti dalla chiesa madre è il silenzio di un appartato giardinetto ad accoglierci, lasciandoci credere che il tempo abbia smesso di scorrere qualche secolo fa e accompagnandoci fino al Battistero, ricavato in un’antica torre castellana e, per volere del Cardinale che volle seguire l’uso delle più antiche basiliche, staccato dalla Collegiata. Ai lati dell’ingresso era posta un’Annunciazione di Masolino, ora strappata e posta nella sala attigua, ma è la decorazione interna, ancora di Masolino (aiutato dal Vecchietta), a costituire un indiscusso capolavoro.
Per finire in bellezza non è possibile ignorare il Museo d’Arte sacra allestito nella Casa dei Guardiani che conserva parte del corredo di cui il Cardinale Branda dotò la chiesa. Pezzo forte, in questo caso, è un’Annunciazione riferita alla scuola di Beato Angelico.
A questo punto, appassionati d’arte del Varesotto, non vi resta che recarvi in provincia a riscoprire questo piccolo tesoro, ma prima un consiglio: indossate scarpe comode e aspettate, se non la bella stagione, che passi il periodo di neve e gelate. L’irto colle scelto dal Cardinal Branda deve aver visto fin troppi sdruccioloni dal sec. XV a oggi!