La Chiesa non fa politica

par paolodegregorio
lunedì 9 agosto 2010

Il vescovo di Otranto (Puglia) apre la sua personale campagna elettorale contro la possibile emersione politica del personaggio Nichi Vendola, dichiarando urbi et orbi: “non darei la comunione a Vendola perché ostenta la sua condizione perversa e malata di omosessuale praticante”.
 
L’arzillo prelato deve conoscere bene gli omosessuali, visto che nella sua vita ecclesiastica ne avrà certamente incontrati molti, ma è talmente ignorante da scambiarli per i pedofili (anche essi molto numerosi fra i preti).
 
Nella omosessualità non vi è nulla di perverso, è una condizione naturale che si manifesta nelle persone, con origini ormonali o psicologiche, in età molto precoce. Non è dunque il punto di arrivo di una vita viziosa o dissoluta, ma una indole che andrebbe tranquillamente accettata e non repressa in alcun modo.
 
E’ perversa e malata invece la pedofilia, che viene praticata da soggetti adulti e, come nei casi dei preti raccontati dalla cronaca recente, è diffusa in quanto sono dei soggetti sessuofobici, a cui viene a mancare una sessualità naturale, a causa di quelle sadiche regole del celibato e della castità, e la cui emersione nella Chiesa è nascosta e coperta da una omertà simile a quella mafiosa.
 
Da che pulpito viene la predica! Un sessuofobico fa la morale al laico governatore della Puglia, parlando al basso ventre del popolo che la Chiesa controlla, e a cui sta chiedendo di non votarlo in nessun caso.
 
Anche se le elezioni non sono dietro l’angolo, il vescovo si porta avanti col lavoro, per cui è lautamente ricompensato dalle classi dominanti, con quell’8 per mille, che è un regalo che vale un miliardo di euro l’anno per il Vaticano, soldi sottratti ai servizi per i cittadini.
 
La Chiesa fa politica, lo fa in modo subdolo, e il suo peso è decisivo per far vincere le elezioni alle destra.
 
E’ una anomalia tutta italiana, della nostra democrazia, e il suo potere si fonda sul denaro pubblico e sulla grassa ignoranza in cui mantiene le sue pecorelle, insegnando loro che l’omosessualità è una malattia.
 
Caro Vincenzo Franco, vescovo emerito di Otranto, come è che ti sei dimenticato di dire due paroline di critica al governo del cattolico Berlusconi, che ha votato contro la messa al bando delle “cluster bombs”, quegli ordigni a frammentazione che, disseminando mine colorate, per anni uccidono e mutilano soprattutto bambini?

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