La Nato festeggia sessant’anni dalla sua nascita

par Enzo Di Micco
lunedì 6 aprile 2009

Andres Fogh Rasmussen è il nuovo segretario generale dell’Alleanza atlantica Il summit sancisce ora anche l’ingresso ufficiale di Albania e Croazia.
Alla manifestazione si è parlato anche di Afganistan nel controllo degli armamenti

STRASBURGO - Andres Fogh Rasmussen sarà il nuovo segretario generale dell’Alleanza atlantica, succeduto a Jaap de Hoop Scheffer. La cerimonia ufficiale di avvicendamento si terrà il primo agosto prossimo. La scelta quale leader del nuovo capo della Nato, di nazionalità danese, nasce dopo una lunga trattativa di tutti gli altri paesi dell’alleanza con la Turchia, che accusava Rasmussen di aver gestito in maniera anti-islamica la vicenda delle vignette "blasfeme" pubblicate da un giornale di Copenaghen. Una bufera placata soprattutto dopo l’intervento personale di Barack Obama nei confronti della delegazione turca guidata dal presidente Abdullah Gul. Anche se il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi ha tenuto a sottolineare un suo personale intervento di mediazione con il primo ministro turco Erdogan perchè sciogliesse le riserve sulla nomina.

Accade questo martedì 4 aprile nella giornata del sessantesimo anniversario della Nato. Ma il summit di Strasburgo sancisce anche l’ingresso ufficiale di Albania e Croazia, portando a 28 il numero dei membri. Si tratta del quinto allargamento nella storia dell’Alleanza Atlantica ed il terzo dalla fine della Guerra Fredda, reso possibile dalla ritiro della minaccia di veto da parte della Slovenia. Nato ovvero, North-Atlantic Treaty Organization che in italiano significa Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord, e quindi alleanza difensiva creata in base all’articolo 9 del Trattato dell’Atlantico del Nord (noto anche come Patto Atlantico) stipulato nell’aprile del 1949 tra Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito e Stati Uniti d’America.


La Grecia e la Turchia furono ammesse nell’alleanza nel 1952, la Repubblica Federale Tedesca nel 1955 (riunificatasi nel 1990 con la Repubblica Democratica Tedesca a formare la Germania), la Spagna nel 1982. Nel 1997 l’alleanza si aprì a tre paesi dell’Europa centrale, in passato membri del Patto di Varsavia: Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria, seguiti, nel 2004, da altri sette paesi dell’ex blocco comunista (Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia, Slovenia). Obiettivo della Nato è il rafforzamento della stabilità e la crescita del benessere e della libertà dei paesi membri per mezzo di un sistema di sicurezza collettiva. Pertanto nel corso dell’adunanza delle delegazioni a Strasburgo, oltre ai festeggiamenti, si è parlato e discusso anche di Afghanistan: la Nato sostiene la nuova strategia messa a punto dall’amministrazione Barack Obama e si prepara ad inviare rinforzi militari per il periodo delle elezioni presidenziali.

Il presidente americano aveva detto di "non aspettarsi più che gli Usa si accollino da soli il peso della missione: questo è un problema comune che richiede uno sforzo comune". Su 72mila soldati stranieri in Afghanistan, 40mila sono americani ed entro l’estate diventeranno 52mila. La decisione è arrivata: 5.000 soldati in più da parte europea. L’Italia ne dovrà aggiungere 540, la Germania 600 e la Gran Bretagna 1000. Si è parlato inoltre di sicurezza" nella stabilizzazione dell’Afghanistan, nel controllo degli armamenti, disarmo e la non-proliferazione delle armi di distruzione di massa, nella lotta al terrorismo, al narcotraffico e alla pirateria. Sull’Afghanistan in particolare i leader dell’Alleanza hanno tutti condannato la possibilità che il governo Karzai possa far entrare una legge che impone alle donne sposate di soggiacere a qualsiasi volontà dei mariti, confermando la situazione di sottomissione delle donne afgane. 

La Nato ha anche confermato la volontà di riavviare il Consiglio Nato-Russia a livello ministeriale "al più presto possibile prima dell’estate 2009". I rapporti con la Russia erano congelati dall’estate del 2008, quando la Russia aveva combattuto una guerra contro la Georgia che chiede di entrare proprio nella Nato. Proprio sulla Georgia, la Nato esprime "particolare preoccupazione" per il rafforzamento di truppe russe nelle repubbliche separatiste dell’Ossezia del sud e dell’Abkhazia, e definisce "essenziale" il ritiro della Russia dai due territori.

 

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