L’ottimismo di Silvio

par Libera Associazione Barbarica
venerdì 17 luglio 2009

In Italia la crisi è nera. Nella mia quotidianità faccio un sacco di chilometri in giro per l’Italia, e sono solito fermarmi a parlare con il popolo.

Sono veramente tanti quelli che fanno fatica ad arrivare a fine mese. Tanti fanno due lavori uno in "bianco" ed uno in "nero"...

I più colpiti sono coloro che hanno figli piccoli, e coloro che vivono in affitto, oltre naturalmente ai milioni di pensionati, che dopo aver sgobbato per 35/40 anni si vedono riconoscere una miseria mensile.

La crisi è dovuto a tanti fattori, si sa. Personalmente do buona parte della colpa al popolo che non ha mai saputo scegliere i propri rappresentanti, ma si sa anche che il popolino è "fesso", ignorante, si fida, basta presentargli le cose in un certo modo, magari alla Emilio Fede...

Magari alla Silvio Berlusconi...

Ultimamente il nostro Premier, oltre a mentire spudoratamente su molti argomenti, ha lanciato la moda dell’ ottimismo.

L’ italiano deve essere come lui, deve essere ottimista.



A dire il vero tanti italiani, soprattutto della sua età, vorrebbero essere ottimisti come lui. Ottimisti circondati da prostitute (magari minorenni), ottimisti che usano i soldi pubblici per portare Apicella a cantare, ottimisti che non possono andare in galera, ottimisti iscritti alla P2, ottimisti cristiani con 2 divorzi alle spalle che sperano di essere ricevuti dal Papa, ottimisti con un mausoleo privato per sé e per altri pochi intimi...

Insomma si è capito.

A me l’ottimismo di Silvio non piace, ma non piace oltre al mio profondo senso di disprezzo per il Premier, che provo da sempre, soprattutto perché un Capo di Stato non può essere né ottimista, né pessimista. Un Premier deve essere realista.

Deve guardare in faccia il proprio popolo e dirgli ciò che gli sta succedendo.
Perché non si può invitare gli italiani a spendere ed a spandere, quando si dovrebbe invitare la gente a rifarsi l’ orto, e a rimettersi i polli...

Perché a furia di tirare, la corda si spezza, e poi l’ ottimismo non ti può proteggere dal popolo...

La storia lo insegna, anche se pare non importi a nessuno.


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