L’informazione politica è un’arte

par Maria Rosa Panté
giovedì 3 marzo 2011

Avviene sempre più spesso che chi guarda l’Italia dall’esterno si chieda come mai le persone (sempre meno in verità) continuino a votare per una coalizione di governo che pare sempre affaccendata intorno ai problemi giudiziari e non del capo del governo senza mai occuparsi durevolmente e profondamente dei veri bisogni della Nazione, intesa come insieme dei cittadini aldilà dal loro orientamento politico.

Posso rispondere, in parte, citando una mia esperienza piccola piccola, una situazione di provincia che però ben esemplifica la situazione a livello nazionale.

L'informazione politica è un'arte, informare non vuol dire essere sinceri, nemmeno esaustivi, l'arte dell'informazione politica è la capacità di convincere e di attrarre consenso.

Il compito risulta in effetti molto più facile se alla controparte risulti difficile dire cose diverse, anche quando si tratta dell'opposizione, che talvolta, nella mia zona, mi pare stanca e poco “combattiva”.

Ecco il fatto.

Durante una trasmissione in una piccola emittente locale della Valsesia (provincia di Vercelli), l'onorevole leghista Gianluca Buonanno ha parlato del decreto milleproproghe per spiegarne penso la sostanza e i contenuti ai suoi cittadini (elettori o meno dato che lui rappresenta tutta la Valsesia). L'onorevole si è particolarmente soffermato su un discorso che certamente sta a cuore a tutti, il 5 per mille che il cittadino può destinare alle associazioni di volontariato no profit. L'onorevole ha giustamente sottolineato che, nonostante le paure diffuse, i fondi concessi al 5 per mille sono 300 milioni (solo 100 milioni in meno rispetto all'anno scorso), va però precisato che questi 100 milioni sono destinati all'assistenza ai malati di SLA, la terribile sclerosi multipla.

Buonanno ha però omesso due o tre cose a mio avviso molto importanti sempre sul tema della salute.

In primo luogo di fatto quest'anno i fondi per il volontariato sono diminuiti. Riporto le parole del Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato: “Per il 2011 i fondi del 5 per mille saranno vincolati a un tetto di 400 milioni, apparentemente uguale a quello degli anni precedenti, ma con un ulteriore vincolo fissato ad un massimo di 100 milioni, per l'assistenza e il sostegno ai malati di SLA, un fondo nato per una giusta causa ma che non ha nulla a che vedere con il 5 per 1000, libera scelta del contribuente. Si crea così un brutto precedente che snatura il 5 per mille, limitandone in parte e arbitrariamente l'entità e la destinazione".

In secondo luogo l'onorevole ha del tutto omesso di dire che nel decreto sono state prorogati i pagamenti delle sanzioni per le quote latte. Tale proroga ha un costo, qualcuno le multe le deve pur pagare. E così i soldi delle multe sono stati stornati dai fondi stanziati nel dicembre 2010 alle cure per patologie gravissime tra cui quelle oncologiche. Insomma i malati di cancro pagheranno per le truffe di alcuni allevatori italiani.

Chissà perché l'onorevole non ha parlato di questo punto? Eppure mi pare una notizia che tutti dobbiamo conoscere poiché la salute è un bene di tutti, le quote latte invece interessano solo a una parte dell'elettorato leghista.

Ecco qua l'arte della informazione politica: per chi “sente solo quella campana” il milleproroghe è nella sostanza tutto lì, una benedizione per il 5xmille.


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