L’informazione di regime: Gaia Tortora

par Elia Banelli
mercoledì 4 febbraio 2009

Ancora una volta l’informazione italiana mostra le sue crepe ed il modo subdolo per ingannare i cittadini.

L’ennesimo esempio illuminante è la puntata di Omnibus mattina su La 7 del 2 febbraio.

Ospiti in studio: il sociologo Nando Dalla Chiesa, i giornalisti Antonio Padellaro, Maria Latella, Franco Bechis, Fabrizio Rondolino e Oscar Giannino. Conduce Gaia Tortora.

Si parte dalla tragedia di Nettuno e ovviamente si spazia dall’economia alla politica di casa nostra.

Ad un certo punto la conduttrice del dibattito si rivolge a Nando Dalla Chiesa con queste parole:
"Lei prima faceva un ragionamento anche sul ruolo della politica, sul non-ruolo, e aggiungo io, visto che parliamo anche di esempi, di vuoti da colmare, di come si colmano, c’è una violenza di fatto, una violenza che vediamo e di cui stiamo parlando questa mattina, che è la violenza di Guidonia, lo stupro, di Nettuno, e c’è la violenza vebale che accende qualche volta il dibattito politico... nei giorni scorsi c’è stata la manifestazione di Antonio Di Pietro a piazza Farnese a Roma, ci sono state moltissime polemiche, Di Pietro ha usato toni forti nei confronti del Capo dello Stato, ha detto è silente sulla questione della giustizia e il silenzio è mafioso, poi lui ha detto che è stato frainteso, che non voleva dire quello, ma insomma poi, il dibattito e le polemiche le avete lette e viste dappertutto..."

Infine, dopo questa edificante premessa, la domanda: "quello che linguaggio è secondo lei"?

La giornalista Gaia Tortora riesce a racchiudere una serie di menzogne in poche parole: ancora una volta si collega la frase sul silenzio di Di Pietro al silenzio di Napolitano, parla di "toni forti" e "violenza verbale" riferendosi a un discorso, sicuramente deciso, ma pieno di buon senso e ragionamenti semplici.



Ha in pratica associato la violenza di Guidonia e Nettuno alla violenza (verbale) di piazza Farnese, in un calderone assolutamente fuori da ogni logica e al limite del "ridicolo". In pratica Di Pietro non sarebbe un buon esempio per la politica ed i giovani per la sua "violenza di linguaggio"?

Ma come si può affermare questo in una trasmissione giornalistica di prima mattina con milioni di telespettatori?

E’ stata comprensibile la reazione un pò perlpessa di Dalla Chiesa, che pure ha difeso Napolitano e non si è trovato completamente d’accordo con il discorso del leader Idv.

Non contenta, durante la trasmissione la signora Gaia Tortora ha rincarato la dose, con domande accompagnate da affermazioni del tipo "le intercettazioni costano troppo".

Un vero spot per il governo, nascosto tra i commenti di un fatto di cronaca. Una tragedia umana come mezzo per una campagna di addolcimento del clima di opinione in vista della nuova devastante riforma della giustizia.

Sulle intercettazioni è bene approfondire in un’altra occasione. Possiamo capire lo sgomento e le rivalse che la conduttrice di La7 può serbare nei confronti di un politico come Di Pietro e della magistratura in generale, considerando la drammatica storia del padre Enzo.

Ma questo non giustifica affatto la disinformazione di regime, accompagnata in questa occasione dal volto gradevole e "rassicurante" di Gaia Tortora, che trova nuovi inquetanti modi di affermarsi e di inquinare la conoscenza dei fatti.

I video della puntata di Omnibus del 02/02/09


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