L’impressionante velocità del web: il “caso” Vianello
par Davide Basile
venerdì 16 aprile 2010
Ieri mattina è (purtroppo) scomparso uno dei pilastri del mondo dello spettacolo italiano: Raimondo Vianello.
Ci mancherà. E putroppo non si vedono all’orizzonte maestri della risata come lui.
Ma non è di questo che voglio parlare.
Il triste evento ha dato ancora una volta prova dell’impressionante velocità che ha raggiunto il web nel diffondere le notizie anche e soprattutto al di fuori dei circuiti istituzionali (testate giornalistiche online, agenzie di stampa online, etc.).
11:02 = la notizia viene pubblicata su Corriere.it
10:48 = la notizia viene pubblicata su Repubblica.it
10:27 = lancio d’agenzia ANSA (in realtà la prima battuta ANSA sembra risalire alle 10:19)
10:14 = lancio d’agenzia ITALPRESS
10:10 = sembra essere questo l’orario del primo twit su Twitter
10:08 = update della pagina ufficiale del Corriere.it su Facebook
La spiegazione potrebbe essere questa: la redazione del Corriere.it ha appreso la notizia per prima, aveva fonti abbastanza certe ma non poteva rischiare di non verificarle al 100% prima di lanciare la news in prima pagina sul portale.
Ha così deciso di utilizzare la propria pagina ufficiale su Facebook per iniziare a diffondere la news e contemporaneamente verificarla.
Qualche fan ha ripreso la news e l’ha twittata. Poi le agenzie l’hanno “ufficializzata” e la news è arrivata anche al mainstream attraverso i due portali di informazione principali (Corriere e Repubblica).
Tra la comparsa della notizia e il primo twit che ha dato vita al tam tam sono trascorsi 2 minuti.
Perchè la notizia venisse ufficializzata sono serviti circa 15 minuti.
La news è giunta al mainstream dopo circa 40 minuti.
Sia chiaro, tutto questo non cambia il mondo e non cambia la vita, ma mi ha fatto riflettere il fatto che questa cosa in Italia fino a pochi mesi fa non sarebbe accaduta.
Sarebbero mancati i primi due tre passaggi e si sarebbe partiti direttamente dal lancio delle agenzie.
Segno che anche l’Italia è ormai molto attiva sui social network (ormai non solo su Facebook ma anche su Twitter).
Segno che anche noi facciamo progressi.