L’illusione della felicità a rate, la disperazione in un colpo solo

par Francesco Rossolini
martedì 16 settembre 2008

 

Il castello di sabbia dei consumi, artificiosamente spinti grazie al credito al consumo, si sgretola ogni giorno di più ed è destinato a crollare. Le banche commerciali pagano per le proprie colpe, ovvero per aver dato a prestito, in maniera sconsiderata, somme almeno cento volte superiori alla moneta effettivamente depositata presso gli  istituti di credito stessi.  L’ingranaggio si è inceppato i debitori sono divenuti insolventi e le banche sono diventate a loro volta insolventi nei confronti dei titolari di conti in attivo per mancanza di liquidità. Le banche d’affari, che in passato hanno visto profitti enormi da attività altamente speculative, sprofondano con la crisi dei mutui e il relativo tracollo del mercato immobiliare.  Il fallimento è conseguenza diretta di un eccesso d’ingordigia, ma è cosa troppo facile trovare il capro espiatorio nelle banche d’affari, esse sono parte e concausa della crisi e non la crisi:  la crisi è la bramosia, sapientemente indotta da pubblicità continue e constanti, degli individui Americani ed in minor misura Europei, di possedere più di quanto sia possibile permettersi e  senza alcuna esigenza reale.

La crisi Americana è causata da un eccesso di consumi futili, il rapporto reddito consumo è stato talmente drogato dall’essere per molte famiglie giunto a livelli impressionati, ovvero milioni di famiglie hanno speso per anni fino al quintuplo del proprio reddito sostenendo questo spaventoso disavanzo indebitandosi, o meglio sommergendosi di dediti.

Ora le colpe di tutto ciò possono essere equamente divise tra Istituzioni, Multinazionali, Banche e Stupidità degli individui, esattamente stupidità, e le soluzioni debbono essere trovate in maniera condivisa e con prospettive a lungo termine. Non si tratta di ridurre i consumi all’era preistorica ma di consumare in modo razionale e di ritornare ad indebitarsi  solo ed esclusivamente per l’acquisto di immobili (chiaramente a livello familiare e non d’impresa).  Inoltre alle Banche deve essere vietato partorire miriadi di società finanziarie, dove prestiti e mutui vengono accordati molto più disinvoltamente che nelle banche vere e proprie ma ad un tasso d’interesse effettivo da usura.

Ciò che sta accadendo  non deve spaventarci ma solo portarci a vivere in maniera responsabile e immunizzarci dalle spinte pubblicitarie allo spreco ed alla tentazione del “prenderete ora ed iniziate a pagare tra sei mesi in piccole comode rate T.A.N 0% T.A.E.G 18,50 % ”. 


Leggi l'articolo completo e i commenti