L’illecito: 21 miliardi nascosti nei paradisi fiscali

par Angelo Cerciello
sabato 18 agosto 2012

Mentre i governi europei impongono austerità e rigore ai loro cittadini, i “ricconi”, meno di dieci milioni di persone, nascondono i loro soldi al fisco.

 

 Ventuno miliardi di dollari, questa la cifra che gli uomini più ricchi del mondo nascondono nei paradisi fiscali secondo il nuovo rapporto di Tax justice network. 

Chi sono queste persone? Il rapporto parla di speculatori cinesi, magnati della Silicon Valley, coloro la cui ricchezza deriva dal petrolio e dal traffico della droga e persone famose non citate.

Le banche, causa di bolle finanziarie e della crisi economica attuale, sono salvate dai governi, i ricconi continuano ad arricchirsi, mentre le popolazioni si impoveriscono sotto i tagli e le riforme di austerity, non desta stupore e meraviglia, misti ad indignazione tutto ciò?

Sempre più diseguaglianze sono presenti nelle nostre società: vi è troppa differenza tra i cittadini comuni e i magnati della finanza, i banchieri e tanti altri ancora.

C'è il pericolo concreto che tutte queste diseguaglianze sociali prima o poi portino a rivolte incontrollabili perché molte persone sono ridotte allo stato di miseria e si sa bene che “la miseria e la povertà portano alla rivoluzione”.

I cittadini comuni pagano il costo delle “ruberie” degli ultra-ricchi: c'è gente che sta approfittando della crisi economica per arricchirsi sempre più a spese degli altri.

Politici, opinione pubblica e media si “scandalizzarono” per la violenza a volte protagonista nelle manifestazioni degli indignados o di OccupyWallstreet o in Grecia nel 2011. Premettendo che la violenza sia sempre da condannare, ci viene però da pensare che, forse, la vera violenza sia questa: mentre tanti cittadini sono oppressi dai loro governi con riforme per arginare gli effetti della crisi economica attuale vi sono persone che con processi e meccanismi “alquanto illeciti” continuano ad ingannare il fisco e quindi ad arricchirsi a spese di altri.


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