L’eterna partenza (Mario Monti suona il rock...)

par Filippo Cusumano
lunedì 10 settembre 2012

Ha scoperto - o forse lo sa già da un pezzo, vista l'età - che non solo in amor, ma anche in politica, vince chi fugge.

Così ormai da un po' di tempo, prima timidamente, poi sempre più decisamente, si è messo ad annunciare la sua partenza.

"Ci sono ancora molte cose da fare" ha detto Monti sabato "ma il mio orizzonte finisce con l'aprile del 2013"

Chissà perché - le associazioni mentali sono strane - queste sue dichiarazioni mi hanno fatto venire in mente Ivano Fossati e il suo pezzo "La mia banda suona il rock".

Anche lì si parla di "eterna partenza"...

Di un "treno che è passato con il suo carico di frutti" mentre "eravamo alla stazione, ma dormivamo tutti".

Anche lì si parla di "una musica che è speranza" di "una musica che è pazienza".

Anche li alla fine c'è una supplica rivolta a chi la vuol sentire: "Non svegliatevi... Non fermateci... Per favore no"


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