L’azione politica delle Sardine è diversa da quella dei politici

par Camillo Pignata
venerdì 6 dicembre 2019

Le sardine operano su un piano diverso rispetto a quello dei partiti, del Governo o dell’opposizione. Non si occupano delle politiche, ma della politica, dei provvedimenti, dei principi della costituzione e della civiltà di un paese, di questo Paese.

Sono chiamate a difendere ad immunizzare da veleni e patologie questa società, che ha reso normale il fascismo ed anormale l’antifascismo, normale la politica propaganda ed anormale la politica reale, normale l'informazione al servizio dell'audience ed anormale l’informazione al servizio del cittadino, normale la criminalizzazione del salvataggio in mare di esseri umani, normale uccidere le persone per un posto di lavoro, considerare statista un venditore di tappeti, la trasformazione di partiti in comitati elettorali.

Per questo l’azione politica delle sardine, deve avere un valore più ampio e strategico di un programma alternativo a quello del governo gialloverde o giallorosso, perché l'avversario non è una forza politica, ma un sistema di principi involutivi e reazionari che domina la società in Italia e nel mondo: la personificazione della politica, il pragmatismo che ha sostituito l'ideologia, la pubblicità che ha sostituito la politica, comitati elettorali che hanno sostituito i partiti.

Un sistema che ha creato un fossato tra la politica e le persone, tra l'UE e gli stati nazionali, tra questi e gli enti locali e determinato il fallimento del progetto politico di costruzione dell'Europa politica, alimentato e stimolato la rinascita del fascio razzismo.

Questo è lo scenario che attraversa il Paese e l'Europa tutta. Per gestirlo non basta cambiare le politiche, occorre cambiare la politica.

Cambiare politica, significa finirla con il pragmatismo che cristallizza la situazione senza cambiarla, che rincorre la realtà e non l'anticipa. Occorre ritornare ai valori all’ideologia. Cambiare politica, significa ostacolare e non favorire il processo di annullamento della nostra capacità argomentativa, critica e quindi di partecipazione consapevole alla vita politica che è in atto su internet.

Cambiare politica significa porre al centro l'uomo e non l’economia, i Parlamenti e non governi, i diritti delle persone e non le compatibilità finanziarie, i problemi della gente e non la conservazione del potere.

 

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