L’arroganza di certi conduttori tv

par MJAC
venerdì 26 novembre 2010

"Ballarò" è imparziale?

Mi riferisco alla telefonata del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel corso della trasmissione televisiva "Ballarò" del 23 corrente.

So di andare controcorrente e non voglio dare l'impressione di difendere, senza ragione, l'operato del Premier, che, soprattutto dopo gli ultimi avvenimenti, è inviso ad una gran parte degli italiani. A scanso di equivoci io stesso, che pure l'ho votato in passato, ora non sono più propenso a sostenerlo, soprattutto per motivi di pubblica moralità, e ritengo la fase del "berlusconismo" ormai al tramonto.

Detto questo trovo però inaccettabile, e come me molti cittadini, il comportamento del conduttore di "Ballarò" Giovanni Floris, che, con antipatica arroganza e una buona dose di maleducazione, ha interrotto più volte, nel corso della trasmissione, Berlusconi, che voleva solo ribattere su quanto detto sino a quel momento sul "caso dei rifiuti" in Campania. In altre parole egli voleva spiegare che il Governo deve intervenire in simili circostanze, come in effetti è intervenuto, ma solo se si tratta di "casi di emergenza". Cessata l'emergenza (che nel caso specifico è stata a suo dire risolta) il problema dei rifiuti, per la gestione ordinaria, resta delegata alle istituzioni locali. E' impensabile infatti che lo Stato si sostituisca al Comune di una città per il ritiro dei rifiuti !

Una semplice e logica spiegazione per il grosso pubblico televisivo, che avrebbe dovuto trovare ascolto senza le studiate e impertinenti interruzioni di Floris. Il conduttore avrebbe comunque avuto modo di ribattere successivamente, evitando di indisporre col suo comportamento non solo Berlusconi ma anche buona parte degli ascoltatori.

I conduttori televisivi dovrebbero esplicare il loro "mestiere" e, in sostanza, svolgere il programma loro affidato nel modo più gradito al pubblico, senza protagonismo e soprattutto senza colori politici. In certe trasmissioni invece, e purtroppo anche nella TV pubblica pagata dai contribuenti, taluni di essi (come appunto Floris, Santoro e altri) si rivelano spudoratamente di parte, e, in nome di una presunta libertà, svolgono il loro "mestiere" con ingiustificata arroganza e senza alcun rispetto per le istituzioni e per quella massa di ascoltatori che non la pensano come loro.

La responsabilità è senza dubbio della nostra società che tollera tutto questo, dando eccessiva importanza e concedendo inaccettabili privilegi e scandalose remunerazioni a certe categorie di "lavoratori", da quelli dello spettacolo e del calcio, per fare un esempio, a quelli della politica e dell'alta dirigenza.

Troppe discriminazioni e privilegi che alimentano continuamente la già enorme differenza delle condizioni di vita tra i cittadini, distanziando sempre più le classi sociali: i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Una situazione inaccettabile in un'Italia democratica, di cui tutti noi siamo responsabili e che pesa sulle coscienze degli italiani onesti.


Leggi l'articolo completo e i commenti