L’analisi logica applicata a Berlusconi

par Piero Leone
lunedì 7 marzo 2011


Quello che in analisi grammaticale si chiama “aggettivo” in analisi logica può avere due funzioni diverse: attributo o predicato nominale. L’aggettivo ‘bravo’ si può quindi unire al sostantivo ‘ragazzo’ in due modi: “il bravo ragazzo” (attributo) oppure “il ragazzo è bravo” (predicato nominale). Dal punto di vista della ‘denotazione’ (riferimento oggettivo del dato linguistico) in certi casi la funzione delle due forme può essere equivalente. Per esempio la frase “quel bravo ragazzo studia” ha in questo senso lo stesso significato che la frase “quel ragazzo è bravo e studia”. Ma l’effetto sull’ascoltatore è diverso. Se dico “quel bravo ragazzo studia” do per scontato che la persona in questione possiede questa qualità, e chi mi ascolta non è molto vigile nel sottoporre a controllo la mia affermazione. Se invece dico “quel ragazzo è bravo e studia” tra il sostantivo e l’aggettivo c’è la copula “è”, che esplicita l’appartenenza di quella qualità a quel soggetto. Cioè chi parla vuole in questo momento affermare che il ragazzo ha questa qualità, e non darlo per scontato. Quindi chi ascolta è più portato a domandarsi: “Sarà vero?” e magari a controllare.

Quindi chi voglia persuadere a volte tende a usare l’aggettivo come attributo e non come predicato nominale. E’ quasi una forma di persuasione occulta.

Una frase recente di Berlusconi ne è un esempio. Ha detto che lui vuole ignorare “il falso ambientalismo ideologico della sinistra che semina un mare di paure” [1]. Se avesse detto “l’ambientalismo della sinistra è falso ed è ideologico”, l’ascoltatore si potrebbe domandare: “Sarà vero? Andiamo a vedere”. Invece così la cosa viene data per scontata e chi non è molto guardingo accetta questa attribuzione senza discutere. In realtà Berlusconi vuole dire: “Non sono d’accordo con l’ecologismo, che la sinistra invece professa”. Ma se dicesse così si esporrebbe alla contestazione. Invece di “non sono d’accordo” usa l’aggettivo ‘falso’.

Poi cosa significhi ‘falso’ in rapporto all’ecologismo non è chiaro. Per un ascoltatore ingenuo significa che non è poi vero che la sinistra professa l’ecologismo, che finge soltanto di professarlo. Ma non credo sia questo quello che Berlusconi voglia dire. In realtà ‘falso’ qui ha solo un’accezione di negatività generica che serve a mettere sotto cattiva luce il sostantivo cui è collegato.

Analoga ‘negatività’ abbastanza generica ha poi qui il termine ‘ideologico’. Il riferimento è alla cattiva considerazione che si ha per le ideologie dopo il crollo dei regime dell’Est europeo. (La negatività che il termine aveva per Marx credo che qui non c’entri). Quindi in qualche modo ‘ideologico’ viene associato implicitamente a ‘comunista’. Per cui tutto il senso vero della frase sarebbe: “Io sono contro l’ecologismo che invece la sinistra, che è tutta comunista, professa”.

Insomma, basta capirsi.


[1] “la Repubblica” 6 marzo 2011, p. 2, 6. colonna, primo capoverso.


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