L’Orso e il cane: la Russia, la Francia e quel regalo da decifrare

par Essere Sinistra
martedì 24 novembre 2015

di Immacolata LEONE

In questa situazione, dove la minaccia terroristica del Daesh appare sempre più un Golem sfuggito di mano ai suoi creatori, e mette a nudo tutte le fragilità e le divisioni dell’Europa, che non riesce neppure a mostrarsi come una somma di stati, Vladimir Putin esce dall’angolo in cui avevano provato a isolarlo.

Gli Stati europei hanno condizioni asimmetriche. La Francia e la Gran Bretagna, potenze nucleari, che siedono nel Consiglio di sicurezza ONU come nazioni vincitrici (non così Italia e Germania o gli Stati già nel patto di Varsavia) sono poco disposte a discutere e condividere l’orientamento delle proprie decisioni, salvo proporle per una mera ratifica. La Russia di Putin, invece, si pone, di fatto, come elemento fondamentale per la “soluzione” del problema.

E con essa, mentre la si costringe a vergognose e controproducenti sanzioni economiche a causa della situazione in Ucraina, si dovrà per forza colloquiare e accordarsi.

Ha una strategia, una politica e sfoggia una notevole capacità di comunicazione: regalare un cucciolo di cane alla Francia. Meglio che la “Statua della Libertà”.

 


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