L’Italia fuori dai traffici delle merci per colpa degli scartamenti dei binari

par paolo federici
mercoledì 14 dicembre 2011

Una delle problematiche legate al trasporto ferroviario riguarda il diverso "scartamento" dei binari tra gli Stati.

Leggiamo (sul sito del Ministero dei Trasporti):

Per scartamento ferroviario (in inglese: gauge – in francese: écartement) si intende la distanza intercorrente tra i lembi interni delle due rotaie misurata a 14 mm sotto il piano di rotolamento.
Le rotaie, sempre parallele tra loro, costituiscono il binario. 
La larghezza maggiormente utilizzata è di 1435 millimetri (c.d. scartamento Stephenson), corrispondente a 4 piedi e 8½ pollici, diffusa in quasi tutta Europa. 
Oltre a questo scartamento considerato “normale”, i principali scartamenti utilizzati sono: 
* Spagna e Portogallo: 1668 mm per le linee tradizionali, 1435 mm (standard) per le linee Alta Velocità e Alta Capacità (AV/AC - attualmente però prevalentemente in Spagna); 
* Irlanda: 1602 mm inclusa linea AV/AC; 
* Finlandia: 1524 mm; 
* Russia e repubbliche ex-URSS: 1520 m
* l’Inghilterra invece utilizza diversi tipi di scartamento, incluso lo standard, mentre gli altri sono del tipo “ridotto”, cioè uno scartamento più piccolo rispetto allo standard. 

Ecco un paio di cartine, una ristretta all'Europa e l'altra che coinvolge anche l'Asia





In quella Europea noterete, nel territorio spagnolo, una linea azzurra. La Spagna sta tracciando una linea "a scartamento Stephenson" che collega Algesiras, Valencia e Barcellona.

Barcellona poi è stata già collegata alla Francia, per cui le navi potranno sbarcare i containers in Spagna e da lì potranno raggiungere tutta l'Europa via treno (il progetto Gioia Tauro, spostato dall'Italia alla Spagna, insomma!)

In quella Euro-Asiatica vedrete come sia imponente il tratto russo. Il collegamento tra Cina e Germania (ed anche Italia!) è già in essere ma prevede due cambi di scartamento (Cina-Russia e Russia-Polonia). Il nuovo progetto russo è quello di costruire (ci stanno investendo quasi 7 miliardi di euro!) un collegamento che dal confine russo arrivi fino a Vienna, per entrare così, senza "cambio" di scartamento nel cuore dell'Europa Occidentale.

Così vedremo le navi arrivare in Spagna e/o in Olanda ed i treni arrivare dalla Russia fino al cuore "austriaco" dell'Europa. L'Italia sarà così, definitivamente, tagliata fuori dai traffici.

Nonostante la nostra migliore posizione geografica (Gioia Tauro è sicuramente meglio posizionato rispetto ad Algesiras o Barcellona, per le merci che arrivano da Suez! Per non parlare dell'ancora migliore collocazione rispetto a Rotterdam), mancando i collegamenti FERROVIARI per far viaggiare i container da Gioia Tauro al "cuore" dell'Europa, quella meravigliosa opportunità di sviluppo ormai ce la siamo giocata.

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